Videogiochi – Anteprima di The Legend of Zelda: a Link between Worlds (3DS)

Macbeth vedi altri articoli 18 luglio 2013 16:59

Nel lontano 1991/92 arrivò su Super Famicom/Super NES il terzo episodio di quella che era destinata a diventare una saga di enormi proporzioni e seguita da un nutrito numero di fan appassionati. Shigeru Miyamoto decise che era giunto il momento di portare la sua seconda “creatura” sulla console a 16 bit Nintendo e vide la luce uno dei capitoli meglio riusciti della serie: The Legend of Zelda – A Link to the Past. Oggi dopo più di 10 anni sta per arrivare su Nintendo 3DS il seguito di quell’avventura che ha fatto appassionare moltissimi giocatori, il cui arrivo è atteso entro la fine del 2013…riprendiamo spada e scudo e diamo il benvenuto a The Legend of Zelda – A Link Between Worlds (ゼルダの伝説 神々のトライフォース2 Zeruda no Densetsu: Kamigami no Toraifōsu Tsū - The Legend of Zelda: Triforce of the Gods 2 nella versione giapponese).

The Legend of Zelda: A Link between Worlds – il gradito ritorno

Presentato un pò in sordina a dire il vero, il titolo in questione si preannuncia come capolavoro annunciato, almeno a giudicare dall’impostazione del gioco e del diretto coinvolgimento di Shigeru Miyamoto che notoriamente non sbaglia mai un colpo (anche se lo sviluppo è seguito direttamente da Eiji Aonuma). Abbandonato sia il 3D in terza persona (alla Twilight Princess) che il sistema di movimento basato su pennino/touchscreen (alla Phantom Hourglass) si ritorna agli albori con la classica visuale dall’alto e con i movimenti gestiti dall’analogico (e probabilmente anche dalla croce direzionale per chi si trova meglio).

Il gioco è il seguito ufficiale di A Link to the Past per SNES e da questo riprende largamente sia lo stile di gioco che l’ambientazione: sarà infatti presente anche qui la divisione tra Light World e Dark World, i due mondi paralleli che rappresentano il potere del bene e del male contrapposti e che si differenziano per alcuni luoghi, mentre le azioni compiute in un mondo possono comportare variazioni anche nell’altro creando la base per enigmi appassionanti e complessi. Un’interessante aggiunta si nota nel nuovo “potere” di Link che gli permette di trasformarsi in una decorazione sui muri, e quindi di camminare “appiattito” sulla parete e superare burroni o ostacoli utilizzando una visuale tridimensionale prima inaccessibile.

It’s a secret to everyone

Riprendo questa famosa frase del primissimo Legend of Zelda per NES (diventata anche un Meme su internet) per iniziare la descrizione della storia di questo capitolo e la sua ubicazione nella “timeline” della serie, famosa per non essere mai stata chiarita del tutto: questo capitolo inizia una generazione dopo la fine di A Link to the Past e si svolge dopo la sconfitta di Ganon e del suo burattino Agahnim per mano di Link.

Il regno di Hyrule è salvo ma, ovviamente, solo per il momento dato che i mostri iniziano nuovamente a spargersi per il regno  ed a minacciare i pacifici abitanti: Link si arma di spada e scudo e si lancia al salvataggio del regno e della principessa Zelda, regolarmente rapita dal nostro villain preferito Ganon. Molti potranno dire “è sempre la solita storia”, ma alla situazione attuale credo sia proprio questo il punto che rende un videogioco di questo tipo un classico: la storia viene riveduta e rivisitata in molti modi, viene supportata da un gameplay fatto a regola d’arte e da comparto sonoro e grafico di tutto rispetto…così nasce un videogioco degno di questo nome. Attendiamo ancora qualche mese e vedremo se le aspettative saranno ripagate dal prodotto finito, nel frattempo spolveriamo spada e scudo e prepariamoci all’avventura!

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