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(VIDEO)UEFA, Proteggere il gioco - Michel Platini

Creato il 16 marzo 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
(VIDEO)UEFA, Proteggere il gioco - Michel Platini
Proteggere il gioco…agire per il bene del calcio…sensibilizzare per eradicare le influenze negative che minacciano il benessere dello sport. Il Presidente UEFA Michel Platini ha voluto condividere le sue filosofie e il suo punto di vista con i tifosi di calcio in un'intervista rilasciata in vista del XXXIX Congresso UEFA di Vienna.
Nell'intervista, che appare da oggi sul canale UEFA YouTube, il Presidente UEFA tratta diversi argomenti - dalla UEFA Champions League al fair play finanziario, fino al futuro di UEFA, FIFA e del calcio mondiale.

Platini ha sottolineato la filosofia chiave che sta sotto il suo lavoro quotidiano per il calcio europeo - il gioco viene sempre prima.
"Quando ero calciatore - ha detto - ho sempre cercato di difendere questo sport, di difendere principi come 'possiamo giocare a calcio' o 'possiamo goderci il calcio' o 'possiamo amare il calcio'...e ho sempre seguito questa filosofia da quando ero calciatore ad oggi che sono nell'amministrazione del calcio. Il mio lavoro è ovviamente nell'amministrazione oggi...e proteggere il calcio è la cosa più importante per me".
Fair play finanziario
Le misure UEFA sul fair play finanziario sono pensate per assicurare la stabilità a lungo termine dello sport e riequilibrare gli eccessi finanziari che hanno portato alcuni club sull'orlo della bancarotta. Platini ha sottolineato che le misure hanno avuto sostegno totale. “Il Fair Play, per essere chiari, era voluto da tutti i club europei, TUTTI i club europei”, ha sottolineato. “Tutti i proprietari dei club, un giorno sono arrivati e hanno detto: 'Michel, non è possibile pagare così tanti soldi, dobbiamo fare qualcosa'.
"Abbiamo deciso per il fair play finanziario, il cui principio è: non puoi spendere più di quello che ricavi. Ora le perdite del calcio europeo non ammontano più a 1,7 miliardi di euro - ma a 800 milioni di euro. Questo significa che abbiamo ottenuto un grande risultato con il Fair Play Finanziario, e possiamo esserne orgogliosi".
Proprietà di terze parti
Parlando della proprietà di terze parti dei giocatori, Michel Platini ha detto di aver fatto notevole pressione sull'organo di governo del calcio mondiale, la FIFA, a riguardo. "Durante l'ultimo Comitato Esecutivo FIFA, la FIFA ha accettato di fermare completamente questa pratica", ha spiegato. "Oggi è una vergogna vedere calciatori il cui braccio appartiene a una persona, la cui gamba appartiene a un fondo pensionistico di chissà dove, e con una terza persona proprietaria del suo piede…".
"Penso sia una vergogna, stiamo parlando di un tipo di schiavitù che appartiene al passato. Tutti guadagnano denaro in trasferimenti del genere, e mentre cerchiamo di trovare fondi da investire nel calcio, quel denaro va nelle tasche di non si sa chi e non si sa dove. Quindi è giunto il momento che il mondo del calcio si svegli, e che i soldi che vengono dal calcio restino nel calcio, e che non spariscano".
Elezioni
Il Presidente UEFA ha anche parlato delle prossime elezioni presidenziali FIFA di maggio, e ha spiegato come mai abbia deciso lo scorso anno di non candidarsi per la presidenza FIFA. "Penso sia una bella opportunità per aprire un dibattito democratico nel mondo del calcio", ha detto. "La FIFA ha bisogno di nuove idee, di un nuovo programma. Non ci saranno tre candidati, ce ne saranno quattro. Vediamo che cosa succede, vediamo i programmi dei quattro candidati. Ma credo che sia importante per il calcio che ci siano dei cambiamenti alla FIFA".
"Non ho deciso di non andare alla FIFA, ho deciso di restare alla UEFA; è completamente diverso. E sono molto felice, mi sento molto felice. La scelta del mio cuore, la scelta della mia vita è stata quella di restare alla UEFA perché abbiamo tante cose da fare in Europa".
Processo democratico
Michel Platini ha anche approfittato dell'occasione per spiegare il processo decisionale al vertice del calcio europeo. "Credo che la gente in Europa, o nel mondo, creda che prenda le mie decisioni da solo", ha detto. "Ma dovete capire una cosa, sono molto democratico e molto trasparente, e non prendo mai decisioni da solo senza il sostegno del Comitato Esecutivo o insieme al Congresso della UEFA".
"Ascolto tutti molto attentamente e poi prendo le mie decisioni, quando è necessario prendere decisioni, sempre per il bene dello sport, per il bene del calcio. Non penso di essere una persona dispotica...".
Da: UEFA.org

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