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Vietato amarsi in ufficio

Creato il 29 luglio 2010 da Waltergianno

L’amore non è prevedibile, come i terremoti. Può succedere a chiunque di avere il cuore che palpita con intensità in virtù di uno sguardo, la mente con un solo pensiero protagonista, il corpo che ne brama intensamente un altro. E soprattutto può accadere dovunque, anche in un luogo di lavoro. In Svizzera, però, può essere persino causa di licenziamento. Il gruppo Richemont, infatti, holding finanziaria che riunisce celebri marchi di lusso, con sede a Ginevra, ha diramato un “codice di comportamento” che prevede l’ordine tassativo di informare l’ufficio del personale se due dipendenti hanno un flirt, soprattutto se lavorano nello “stesso perimetro”. Successivamente, sarà svolta un’indagine, da cui potrebbe scaturire, nella misura minore, la separazione dei due amanti in due uffici diversi; nella maggiore, la risoluzione del contratto di lavoro. Naturalmente si sono scatenate le reazioni. Interessante ed esaustiva l’opinione del professore Jean Philippe Dunand, docente di diritto del lavoro all’università di Neuchatel:  “Non ho letto il regolamento, ma in base a quello che sono riuscito a decifrare direi che è contrario al diritto del lavoro. Un’azienda, non può mettere il becco nella vita affettiva dei propri dipendenti. È un comportamento contrario al principio della protezione dei dati”. Decisamente. Sta nella responsabilità degli amanti mantenere un comportamento professionale nel luogo in cui lavorano e l’azienda dovrebbe intervenire soltanto per lamentarsi dell’efficienza dei propri dipendenti, a prescindere dai legami sentimentali. Sul sito svizzero 24heurses.ch, un commentatore ha scritto: “Mi fa ridere questa tendenza alla regolamentazione. Vietare Facebook, vietare le relazioni amorose. Io credo che si stia dimenticando che prima di essere impiegati, le persone sono esseri umani“. Già. Pubblicato anche su BlogSicilia.it


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