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Vincere facile

Creato il 02 novembre 2010 da Tnepd
Vincere facile Leggevo oggi la trascrizione del Passaparola di Marco Travaglio che ormai apre ogni suo intervento con varianti della stessa formula: so che ci sono cose piu’ importanti che andrebbero trattate ma anche oggi parliamo delle peripezie del premier. Segue il Passaparola, come sempre piacevole, ed e’ tutto dedicato a Ruby e al Bunga Bunga. Verso la fine Travaglio ribadisce: 
“Naturalmente dato che siamo un paese poco serio, Berlusconi rischia più da questa storia che non per i suoi rapporti con la mafia, per le sue tangenti giudiziarie e non, per le leggi vergogna, i conflitti di interessi, i fondi neri, gli scudi fiscali e tutto ciò che sappiamo di lui.” 
Tutto il repertorio, giustamente. Tutto cio’ che gia’ sappiamo. Mi auguro che un opinionista della sua caratura si stanchi presto di vincere facile e riprenda a denunciare cose che ancora non sappiamo. Cio’ che mi preme e’ pero' poco oltre: 
“Ma pensate soltanto se si scoprisse che Fini, che Di Pietro, che Bersani, che Vendola, che qualunque altro politico italiano dopo aver organizzato festini con prostitute e minorenni fornite da persone che oggi sono indagate per favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione, ha mobilitato la sua scorta e la questura per dichiarare il falso, ingannare una procura, violare le leggi che i poliziotti dovrebbero far rispettare dagli altri, e rispettare essi stessi per primi.” 
E’ su questa presunzione d’innocenza - che Travaglio garantisce a tutti gli altri commedianti - che si fondano le piu’ recenti critiche al giornalista.  E' utile imparare a distinguere tra informazione e ricerca del consenso, più difficile è imparare a distinguere tra contro-informazione e ricerca del dissenso.

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