Conoscete Vine, il nuovo giocattolo di Twitter che permette di condividere su piattaforma social mini films della durata di 6 secondi ciascuno? Lanciato il 24 gennaio dallo staff di Twitter, Vine si presenta come l’Instagram dei video e come il concorrente diretto dei programmi analoghi già presenti nel panorama delle app, come Viddy o Socialcam.
Lo slogan di Twitter rimane sempre lo stesso: più breve è, meglio è. Modellato sul format dei 140 caratteri di Twitter, la lunghezza massima consentita per l’upload è di 6 secondi, nella speranza – dice il vice Presidente Michael Sippey - di farne un vettore di creatività e non una cronistoria documentaristica in chiave meramente personale. Ma forse d’ora in poi proprio grazie a Vine nasceranno molti registi in erba specializzati nella affascinante tecnica dello stop motion (per intenderci, quella che ha reso famoso Tim Burton). Il numero di fotogrammi al cinema è stato normalizzato a 24 fotogrammi al secondo. Quindi, se facciamo il calcolo - 6 secondi x 24 fotogrammi/sec=144 fotogrammi - otteniamo un risultato guarda caso straordinariamente simile proprio agli originari 140 caratteri di Twitter. Coincidenza o fatto voluto?
Vittima del suo stesso successo. Gli utenti hanno rilevato che già nei primi giorni la neonata Vine era stata invasa da migliaia di video di natura pornografica. Imbarazzato, lo staff di Twitter ha deciso di limitare l’uso ai maggiori di 17 anni, anche se va detto che basta sempre e comunque un clic per accedere all’applicazione.
Per ora, Vine è disponibile solo per IOS, ma una versione Android è in fase di sviluppo e dovrebbe vedere la luce a breve.