Con questa citazione concludevo il mio breve resoconto del Vinitaly 2010, in questo post. Oggi decido di riprenderlo da lì. Lo stesso Vinitaly, un anno dopo.
Comincio con una premessa, questa volta.
Siamo nate in una famiglia che del vino ne ha fatto una religione. Una madre ex delegata nazionale dell'AIS, poi delegata di Bologna e tuttora docente nei corsi AIS in Italia e all'estero. Un padre sommelier, appassionato di enogastronomia e collezionista di bottiglie rare provenienti da tutto il mondo. E poi Angela che ha dato il via con il primo diploma di sommelier, seguita da mio fratello Gaetano e infine da me, l'ultima del gruppo.Perchè questa premessa? Perchè il Vinitaly, per noi, non è una fiera. E' l'appuntamento con il vino per eccellenza. Ma anche con le cantine di amici, con i produttori fraterni, con i conoscenti di una vita.
- Ci tengo a precisare che il giorno migliore per recarsi è sicuramente il primo, potendoselo permettere con i tempi. Il sabato e la domenica è l'evento di massa per eccellenza, dove orde di persone si saltano addosso per un bicchiere di vino o per un assaggio di specialità tipiche delle regione in questione. Le fiere di massa non le amo, credo sia chiaro ormai -
Veniamo dunque al protagonista della giornata. Il vino. -ma anche il cibo-
Abbiamo iniziato la giornata in Abruzzo, dove ad aspettarci c'era l'amico Gaudenzio, presidente AIS Abruzzo e proprietario del ristorante Casa D'Angelo di Fara Filiorum Petri (CH). Da lui siamo poi tornati per pranzo, dove abbiamo assaggiato le specialità tipiche abbruzzesi.
A seguire la Puglia, con una degustazione di Primitivo di Manduria e il piacevole incontro con Leo! Caro amico, grande sommelier e bravissimo chef. Il regalo più bello? Il suo ultimo libro: Il libro delle frattaglie.
A seguire Sol e Agrifood, i due padiglioni riservati al Salone Internazionale dell'Olio Extra Vergine di Qualità e la Rassegna dell'Agroalimentare di Qualità.
Da ricordare ottime scoperte come il MieleAceto, i pomodori e le creme di Salemi e la Caccavella, la pasta più grande del mondo direttamente da Gragnano.
E poi un aperitivo d'eccellenza con il Rosè di Tenuta Col Sandago (da provare, anche per chi non ama le bollicine).
E poi un giro nella nuova Lounge dell'AIS, dove incontriamo il presidente dell'AIS Antonello Maietta e Franco Maria Ricci, direttore e creatore della famosa Bibenda.
A seguire la Campania, mia terra natìa, dove con estremo piacere ho trovato sempre nuovi produttori di Agropoli e zone limitrofe, e poi il Veneto, terra d'adozione di Angela dove abbiamo incontrato l'amico e sommelier per eccellenza Alessandro Scorsone, e poi l'Emilia, cuore della nostra famiglia, la Lombardia, fatta di ricordi e tanti insegnamenti, la Sardegna, la Toscana, sede dei più grandi vini.
Per terminare il giro, dopo un numero inpronuniciabile di degustazioni, come ogni anno, la Sicilia. Quelle immagini esposte che per un attimo ti fanno venir voglia di mollare tutto e ricominciare. Lì, sul mare. (devo dire che per un attimo ci ho pensato davvero. E in quell'attimo mi sono passate in sequenza le scene di due anni fa, quando ho davvero mollato tutto. E ho sorriso, pensando che davvero tutto può cambiare.)
Gorghi Tondi e Hauner, i nostri preferiti. Un consiglio, assaggiate l'Oro di Dora (Gorghi Tondi) e la Malvasia delle Lipari Passito (Hauner). - Poi, mi fate sapere -
E per finire in bellezza una giornata come questa, potevo non proseguire per il lago di Garda e cenare con questo tramonto?
E ora, le piccole comunicazioni di servizio sui prossimi giorni.
Domani mattina partirò per la Norvegia, precisamente per le isole Lofoten. Da lì vi terrò compagnia con racconti giorno per giorno su salmoni, stoccafissi e cucina tipica locale.
Sarò di ritorno mercoledi notte e giovedi si comincerà con il Salone Del Mobile.
Sarò madrina di alcuni eventi legati al food, di cui vi dirò più precisamente nei prossimi giorni.
Se siete da quelle parti, fatemi un fischio :-)!
Ultimo ma non ultimo, lunedi 18 tenetevi pronti per un nuovo contest in arrivo!!
baci a tutti