[Source:livethemma.ikea.se]
Dato che in questi giorni non so preparando nulla degno di nota, ho deciso di non lasciarvi orfani e condividere qualche piccolo pensiero. Oggi c’è il sole, e questo è già qualcosa … Siete pronti? Destinazione Paris, no aspettate un’attimo non avete un biglietto, e nemmeno avete preparato la valigia … Tutto questo non vi servirà, basta solo posizionarsi comodi comodi, rilassarsi e leggere, (potete anche dare una sbirciatina allo schermo ogni tanto) Stiamo andando a Parigi, almeno virtualmente per sfuggire alla solita monotonia quotidiana che ci affligge tutti i giorni. Vi va? Allora seguitemi….
Vediamo le mie conoscenze riguardo la Francia si restringono a i macaron (buonissimi), le baguette, Napoleone, Marie Antoniette, Chanel, Dior, Hermes ecc…. (non so spiegarmi come ma queste sono le parole che la mia mente attribuisce del tipo Francia = Macaron ). Confesso che Parigi per me è sempre stata una città affascinante, ma non ho avuto almeno fino ad oggi un occasione per passarci un po di tempo, anche se non mi dispiacerebbe. L’argomento per cui ho deciso di scrivere in questo post è Le Royal Monceau, che sarà mai?
Le Royal Monceau – 37 avenue Hoche – Paris Crédits Photo : Philippe Garcia/LaSociétéAnonyme
Punto di incontro per ospiti molto influente come Coco Chanel, Ernest Hemingway, Walt Disney, Ray Charles e la lista continua, decisamente molto lunga per essere elencati tutti quanti. Un mondo dove i poeti passano ore tra queste mura sempre ispirati, un mondo in cui gli scrittori avrebbero pranzato e discusso e commentato la più recente pubblicazione e, infine, un mondo in cui i viaggiatori avrebbero bevuto un cocktail e descritto i loro viaggi dell’ignoto. Questo è un hotel che può essere facilmente descritto come un ’icona artistica’.
The Royal staircase of Le Royal Monceau
Al suo interno al momento dell’arrivo si avverte subito lo spirito di tutti quelli che sono passati insieme al loro mistero, la creatività e il carisma. Uno spazio dove, anche se potreste essere i primi ad arrivare si ottiene la netta sensazione che qualcuno ha appena lasciato il proprio ambiente di vita poetica dietro di se.
The brick staircase and installation by Nicolas Polissky
Un interno molto intimo, che vi invita ad apprezzare le opere d’arte. Potete gustarvi il caffè del mattino con il giornale fresco e più tardi nella giornata, insieme ad un gruppo di amici assaporare un brunch.
Le Bar Long – The bar of Le Royal Monceau
E’ voilà dal Salon Grand sei a’Le Bar Long ’. Situato nel cuore dell’hotel. Il telaio bar ripetitivo è grande, ma al tempo stesso semplice, in combinazione con i mobili, raffigurante carattere ed equilibrio. Il colore rosso ha un ruolo importante nella progettazione. E ‘presente con solo un elemento di sorpresa in tutte le aree pubbliche raffigurante humour, sensualità, e continuità.
The Cigar Bar of Le Royal Monceau
Rosso o Rosso e un’arte in sé. Un’altra continuità di questo percorso rosso è presente all’interno del cinema privato. Un interno più confortevole e privilegiato con una luce in pelle marrone, e tra questi la più immacolata concezione, una sola sedia rossa, o come lo chiamiamo il Strack uno fuori.
The Cigar Bar of Le Royal Monceau
La Cuisine – The french restaurant of Le Royal Monceau
A Fresco by the artist Stéphane Calais « Jardin de Paris ». Curator : Hervé Mikaeloff
La Cuisine – The french restaurant of Le Royal Monceau
La Cuisine – The french restaurant of Le Royal Monceau
Tutto è anche Starck nella zona pranzo. Gli interni sono pieni di fascino e importanza attraverso gli enormi lampadari, molto significativo allo stesso tempo si viene pervasi ad una confortevole sensazione di familiarità, poi una particolare attenzione riservata verso i dettagli, come le colonne su cui si può scrivere, proprio come a scuola. Un’altro grande dettaglio in questo spazio è il soffitto “Fresco” creato dall’artista Stéphane Calais dal titolo ‘Un giardino di Parigi‘. Un pezzo notevolmente.
The Tea Pot of the artist Joana Vasconcelos in Le Jardin of Le Royal Monceau
A work by Joana Vasconcelos – Galerie Nathalie Obadia – Curator : Hervé Mikaeloff
Le Jardin Botanique
Il Carpaccio – The italian restaurant of Le Royal Monceau
Scivolando al piano di sopra troviamo i nostri “quartieri” preferiti. Camere da letto e suite. Come un disegno complessivo, l’hotel non è racchiuso in un unico design. Qui c’è un contrasto con gli spazi pubblici, che creano un senso di privacy.
The suite of Le Royal Monceau
L’hotel ospita 85 camere, 61 suite e 3 appartamenti. In tutti i tipi di design, lo spirito del mondo dell’arte che è passato ed è stato accuratamente e rispettosamente conservato. Le camere sono state progettate pensando al viaggiatore, al poeta, il musicista, racchiusi in un comfort unico.
The bathroom.
Gli interni, camere da letto, sono arredati con mobili esclusivi, finiture calde, tessuti delicati, necessità pratiche e dettagli che raccontano storie di viaggi. La storia è raccontata ancora attraverso il vetro di Murano, le maschere africane e le lettere d’amore scritte. Nelle stanze ci sono chitarre in esclusiva, creata dal maestro Michael Lag-Chavarria. Se un cliente vuole serenata con una melodia magica o cogliere l’occasione per imparare a suonare uno strumento durante il proprio viaggio questo hotel non ha confini artistici, offre lezioni come parte dei servizio. Ora, se un grande musicista desiderasse portare la musica a un nuovo livello ‘Le Royal Monceau‘ soddisfa la sua richiesta, fornendo studi mobili di registrazione, che si possono adattare a qualsiasi ambiente. Questo non è un art hotel solo a parole ma nelle azioni a pieno. Naturalmente questo non succede solo con la musica. In tutte le camere e suite, gli artisti espongono i loro lavori e gli ospiti hanno la possibilità di ammirare vernissage e di acquistare tutto ciò che li ispira. Ci piace pensare che sia una camera da letto “galleria” piena di opere d’arte.
The suite of Le Royal Monceau
Ogni dettaglio nelle camere da letto è stato progettato e selezionato per garantire la sensazione di confort e di un ambiente molto famigliare, attraverso un tappeto a motivi, la palette calda sui muri, il design della lampada da tavolo, il calore della pelliccia gettata, il divano in pelle robusta, tutti dettagli che messi insieme danno un idea e una sensazione che ci sia qualcuno a vivere li definitivamente come in una casa e non un albergo.There is no place like home.
Fonte: yatzer.com Testo originale di Tina Komninou Traduzzione: Mia Foto di Philippe Garcia/LaSociétéAnonyme
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