Riprendendo il discorso interrotto lo scorso 25 novembre...
Donne mie illudenti e illuse che frequentate le universita' liberaliimparate latino, greco, storia, matematica, filosofia;nessuno pero' vi insegna
ad essere orgogliose, sicure,
feroci, impavide.A che vi serve la storia se vi insegna
che il soggetto unto e bisunto
dall'olio di Dio è l'uomoe la donna è l'oggetto passivo
di tutti i tempi? A che vi serve il latino e il grecose poi piantate tutto in asso
per andare a servire
quell'unico marito adoratoche ha bisogno di voi
come di una mamma?Donne mie impaurite di apparire poco femminili, subendo le minacce ricattatoriedei vostri uomini,
donne che rifuggiteda ogni rivendicazione
per fiacchezza di cuore
e stoltezza ereditaria
e bonta' candida e onesta. Preferirei morirepiuttosto che chiedere a voce alta i vostri diritti
calpestati mille volte sotto le scarpe.Donne mie che siete pigre, angosciate, impauritesappiate che se volete diventare persone e non oggetti, dovete fare subito una guerradolorosa e gioiosa,
non contro gli uomini, ma contro voi stesse che vi cavate gli occhi con le dita per non vedere le ingiustizieche vi fanno. Una guerra grandiosa
contro chivi considera delle nemiche,
delle rivali,degli oggetti altrui;
contro chi vi ingiuriatutti i giorni senza neanche saperlo,contro chi vi tradisce senza volerlo,contro l'idolo donna che vi guarda seducenteda una cornice di rose sfatte ogni mattinae vi fa mutilate e perse ancora prima di nascere,scintillanti di collane, ma prive di braccia,di gambe, di bocca, di cuore, possedendo per bagagliosolo un amore teso, lungo, abbacinato e doveroso(il dovere di amare ti fa odiare l'amore, lo so)un amore senza scelte, istintivo e brutale.Da questo amore appiccicoso e celeste dobbiamo usciredonne mie, stringendoci tra noi per solidarieta'di intenti, libere infine di essere noi,intere, forti, sicure, donne senza paura.tratto da Donne mie, Dacia MarainiDedicata a tutte le donne e a tutte le ragazze che leggono il mio blog, come monito a non perdere mai di vista il proprio valore, soprattutto quelle costrette a subìre discriminazioni pesanti.
La minoranza maschile che mi segue - se ama davvero le donne - non se la prenda male...non fosse stato per Luca sarei ancora saldamente ancorata alle mie errate convinzioni, ma grazie a lui oggi lo so per certo che gli uomini non sono tutti uguali.