ROMA – Nel mondo una donna su cinque ha subito violenza almeno una volta nella sua vita. Per dire basta a tutto questo a Roma gli studenti e le studentesse della Sapienza hanno organizzato un flashmob. La mobilitazione ha aperto, il 28 marzo, la giornata dedicata al tema “Oltre la violenza, le persone” al Rettorato dell’Università la Sapienza di Roma.
Ospite d’onore Serena Dandini che ha presentato il progetto teatrale “Ferite a morte”, scritto per dar voce alle vittime del femminicidio e per sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Lo spettacolo, in scena a Roma l’8 aprile all’Auditorium della musica, vedrà la partecipazione di volti noti di cultura, politica e spettacolo. La conduttrice è scesa in campo per le tante vittime della violenza cieca di mariti, compagni e fidanzati con il vizio della brutalità.
Con un lavoro teatrale in cui nella finzione drammaturgica fa parlare le vittime di queste violenze: “Ho scritto quest’opera per arrivare al cuore e allo stomaco delle persone, e per dare forza al lavoro che si fa per combattere la violenza sulle donne”, ha spiegato la Dandini.
Lo spettacolo è anche una richiesta all’opinione pubblica di sottoscrivere la ‘Convenzione ‘No More’! Contro il femminicidio’. Un’iniziativa per sollecitare il governo e le Istituzioni sull’approvazione delle proposte per prevenire e contrastare la violenza sulle donne, oltre che la ratifica immediata della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa. “In ‘Ferite a morte’, ha spiegato Dandini, faccio parlare le donne uccise che raccontano le loro storie. Ma voglio sottolineare che in questa battaglia anche gli uomini devono fare la loro parte, perché solo insieme ne potremo uscire”.