1995: Virtuosity di Brett Leonard
In una Los Angeles futuribile, un coinvolgente scontro tra il Bene e il Male.
Non è piaciuto alla critica (per il Morandini “…un film artificioso e sensazionalistico, condotto al ritmo convulso e meccanico di un videogame”), il pubblico ne ha decretato l’insuccesso al botteghino eppure l’opera di Brett Leonard (specialista di film sulla realtà virtuale, suo è Il Tagliaerbe del 1992, uno dei primi lavori cinematografici a trattare questo tema) possiede non pochi meriti che lo rendono degno di una visione che lo riqualifichi.
La grafica computerizzata è di ottimo livello, il ritmo è veloce e scattante, la fotografia e l’ambientazione da plauso, la trama tutt’altro che banale (offre più di uno spunto di riflessione). Naturalmente c’è molta violenza, il che può dare fastidio… ma un thriller fantascientifico di questo tipo può farne a meno? Si aggiunga la notevole performance di Denzel Washington (sempre a suo agio qualsiasi ruolo interpreti) e Russell Crowe (non ancora celebrato come protagonista de Il Gladiatore e A beautiful mind, ma semplicemente perfetto): ambedue carismatici e credibilissimi (da ricordare che s’incontreranno nuovamente sul set per American gangster, 1999).
p.s.
Più suggestivo, anche se meno commerciale, il titolo originale del film
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