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E' uno dei romanzi del momento e, anche se di solito non vado dietro alla pubblicità e ai libri che vanno di moda, Vita di Pi mi incuriosiva e l'ho letto con piacere.Viene narrata la storia di un ragazzino che si trova a vivere un'esperienza davvero terribile: naufrago assieme ad una tigre del bengala e ad un paio di altri animali che, però, fanno una brutta fine strada facendo.
L'autore non è il protagonista in prima persona ma racconta di aver incontrato Pi (per cui si sa già fin dall'inizio che Pi sopravvive, visto che racconta la sua storia) e di aver voluto raccontare la sua storia. Una storia che, nel libro, si struttura in due parti (questa, almeno, la mia impressione). La prima parte è dedicata alla formazione religiosa del ragazzo che abbraccia diversi credo nella convinzione che Dio sia sempre Dio, anche se visto da dietro le lenti di religioni diverse. La seconda parte è quella che fa entrare nel vivo dell'avventura, dal naufragio della nave su cui viaggiava in avanti.
Non voglio svelare di più sulla trama per non togliere il gusto della lettura: posso solo dire che in alcuni passaggi mi è sembrato un romanzo, tanto mi è parso impossibile che una persona, un ragazzo, potesse sopravvivere in quelle condizioni e per così tanto tempo. Sarà pure un romanzo, ma l'autore dice che si tratta di una storia vera per cui, se davvero è così, anche se romanzata la situazione reale sarà stata comunque drammatica!
La lettura scorre bene, non ci ho messo molto a leggerlo, se non fosse per un dettaglio: nella parte iniziale, quando l'autore si concentra molto sul discorso delle religioni, spesso vengono riportati dei termini in corsivo che si riferiscono a diverse religioni... bhè, io ammetto di non essere una grande conoscitrice di chissà quante religioni - nel libro si parla di Induismo, Cristianesimo e di Islam - per cui davanti ad alcuni termini particolari, inseriti in parecchie frasi, mi sono trovata un po' spiazzata. Se, magari, l'autore avesse pensato ad un glossario in coda al libro sono certa che la lettura della prima parte del libro sarebbe stata più semplice e i ragionamenti fatti dall'autore più chiari. Comunque, pazienza.
Pi è il diminutivo di Piscine Molitor Patel: un nome complicato che, a dirla tutta, è motivo di scherno per il ragazzino che lo porta addosso. Un ragazzino molto particolare che si troverà a vivere un'esperienza più grande di se. Pi è un ragazzino che ha coraggio, che in alcuni momenti è mosso dalla disperazione ma anche dalla fede, un ragazzino che ha visto la morte da vicino ma che non si è lasciato andare a lei.
Se consiglio questo libro? Mi ha trasmesso speranza... in più passaggi mi ha fatto emozionare, anche arrabbiare... e, come dico sempre, quando un libro lascia qualche cosa è un libro che merita di essere letto.***Vita di PiYann MartelPiemme
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