Effettuati i controlli, è stato trovato un tubo metallico tranciato di netto dal treno, per fortuna non in grado di reggere il peso del convoglio.
L'episodio segue di pochi giorni quello di sabato, quando un treno che viaggiava verso Viterbo è deragliato a causa di una "chiavarda" - una grossa vite utilizzata per ancorare le rotaie sulle traversine - messa sulle rotaie.
Per quest'ultimo episodio l'esito dei primi accertamenti ha rafforzato il sospetto circa la natura "dolosa" dell'incidente. Sembra, infatti, che il grosso bullone sia diverso da quelli utilizzati nel tratto di ferrovia dove è avvenuto il deragliamento e che, per la posizione in cui è stato trovato, sia stato messo con l'intenzione di provocare un incidente.
Per quanto riguarda l'episodio di Vallerano, la Procura della Repubblica di Viterbo ha aperto un fascicolo; si pensa ad un atto di emulazione - vista la grande risonanza che ha avuto l'episodio di sabato -, anche se sono in corso accertamenti per verificare l'eventuale pista dolosa.
Roma, 10 maggio 2011 Avv. Daniela Conte
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