Di solito non ho difficoltà a scrivere, da un anno a questa parte aprire un foglio bianco e colorarlo con i miei pensieri è diventato il mio mestiere, raccontare è il mio mestiere…
Da venerdì sul desto del mio computer c’è un file word incompleto, un post che faccio fatica a completare perché è un post che non avrei mai voluto scrivere.
Ma a volte bisogna avere la forza di raccontare, anche davanti alle atrocità del mondo.
Questo post, questo pensiero che sto ultimando è per Vittorio Arrigoni, per ricordare quella meravigliosa persona che è stata, un blogger vero che con un computer in mano ci ha raccontato la vita di Gaza e dei suoi abitanti, un amante della pace che utilizzava i Social Media per essere vicino a tutti e per far ascoltare attraverso la sua voce chi non riesce a parlare e a farsi ascoltare, i suoi video postati su YouTube ci hanno mostrato quello che la televisione non ha mai ripreso.
Arrigoni era un attivista dell'International Solidarity Movement, uno dei più ferventi sostenitori della causa palestinese, un giornalista di guerra, testimone, informatore, portatore di pace. Il suo blog ci ha offerto quello che il giornalismo ufficiale non si è degnato di raccontarci.
La sua morte, la sua uccisione lascia tanti dubbi e misteri misti alla tristezza e alla rabbia.
Negli ultimi mesi leggevo con curiosità i suoi aggiornamenti che inviava ai “Fan” della sua pagina Ufficiale di Facebook, ci raccontava le sue emozioni provate davanti alle storie di guerra cui assisteva. Il suo stile di scrittura era schietta, non utilizzava giri di parole e ci regalava testimonianze preziose.
Io ho avuto la fortuna di incontrarlo, di sentirlo parlare e di percepire la sua speranza di pace per il popolo palestinese. La sua immagine rimarrà nitida nella mia mente per sempre, così come i suoi racconti.
Ho ammirato Vittorio, ho ammirato il suo coraggio, la sua professionalità e ho apprezzato l’amore per la verità che ha contraddistinto sempre il suo operato e per me sarà un esempio da seguire, anche se forse non avrò mai il suo coraggio.
La forza di continuare a scrivere questo post è venuta direttamente dalle parole di Vik, dalle parole che potete ascoltare in questo video:
«Sulla mia lapide vorrei venisse scritta una frase di Nelson Mandela: "Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso". Vittorio Arrigoni, un vincitore»
Ora più che mai sento di dire Restiamo Umani come ci ha insegnato....
" E SE HO ANCORA LA FORZA DI RACCONTARE DELLA LORO FINE E' PERCHE' VOGLIO RENDERE GIUSTIZIA A CHI NON HA PIU' VOCE, FORSE, A CHI NON HA MAI AVUTO ORECCHIE PER ASCOLTARE”.
"Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti indipendentemente alle latitudini e alle longitudini a una stessa famiglia che è la famiglia umana..."
ciao Vik e grazie per il tuo coraggioso esempio..
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