Vittorio Sgarbi, Mio Figlio Non è Gay e Non si Droga

Da Omoeros

E' stata davvero una sorpresa il fallimento bello e buono del suo nuovo programma, tanto sbandierato e pubblicizzato mediaticamente, ma annullato subito dopo la prima puntata per aver ottenuto degli ascolti che proprio non riuscivano a soddisfare i vertici Rai facendo una media tra i costi e i ricavi pubblicitari. Vittorio Sgarbi insomma ha avuto vita breve come conduttore televisivo unico di un programma tutto suo, tornando ad essere il semplice opinionista che la televisione e soprattutto gli spettatori ben conoscono, lasciando ogni sogno di gloria da anchorman magari in attesa di occasioni ben più propizie.Sgarbi però trova sempre un pò di spazio per sè, e di recente l'ha trovato anche tra le pagine del settimanale Grazia che gli ha dedicato una bella intervista nella quale sono stati toccati anche dei temi personali del sindaco di Salemi che non ha perso tempo ad offendere, seppur indirettamente la comunità gay. Su una domanda del figlio 24enne ma riconosciuto soltanto quando aveva 7 anni, Sgarbi ha affermato di essere sereno visto che il figlio non è tossicodipendente e non è omosessuale, come se i due fossero problemi simili e di grande vergogna per qualunque padre. Sicuramente non è una condizione facile quella del gay in un paese complicato come l'Italia sotto quest'aspetto, ma di certo un padre non dovrebbe, come esempio, nemmeno pensare un triste paragone tra l'uso di droga e l'amore verso persone dello stesso sesso. Ma si sa che purtroppo il nostro paese è pieno di persone così...

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