Viva la libertà è il film che le sezioni di partito dovrebbero vedere e studiare così come i suoi vertici, perché una simile lezione linguistica e comunicativa non guasterbbe loro affatto.Ovviamente Andò offre delle ipotesi paradossali, grazie allo sfruttamento della figura del doppio, ritratto nella locandina come un Giano Bifronte, che potrebbero non trovare riscontro o applicazione nella realtà, ma non tutto è così improbabile ed impossibile.Il regista, eppure, propone un discorso di dignità e di sommovimento interiore applicabile a 360°, che dimostra intenti e approfondimenti che il film solo superficialmente relega alla crisi di un uomo politico.Infatti, di esso ci propone anche gli aspetti umani, che nel privato possono non appartenerci affatto, ma che nel riflesso della sua spalla politica, raffigurata da un Mastandrea efficace e pertinente, incarnano dubbi, ritrosie, aneliti di speranza di tutti noi nel pubblico e nel privato, e che il protagonista forse saprà recuperare lasciando il tutto in sospeso e in fremente, ma forse ottimistica, attesa per lo spettatore.
Viva la libertà è il film che le sezioni di partito dovrebbero vedere e studiare così come i suoi vertici, perché una simile lezione linguistica e comunicativa non guasterbbe loro affatto.Ovviamente Andò offre delle ipotesi paradossali, grazie allo sfruttamento della figura del doppio, ritratto nella locandina come un Giano Bifronte, che potrebbero non trovare riscontro o applicazione nella realtà, ma non tutto è così improbabile ed impossibile.Il regista, eppure, propone un discorso di dignità e di sommovimento interiore applicabile a 360°, che dimostra intenti e approfondimenti che il film solo superficialmente relega alla crisi di un uomo politico.Infatti, di esso ci propone anche gli aspetti umani, che nel privato possono non appartenerci affatto, ma che nel riflesso della sua spalla politica, raffigurata da un Mastandrea efficace e pertinente, incarnano dubbi, ritrosie, aneliti di speranza di tutti noi nel pubblico e nel privato, e che il protagonista forse saprà recuperare lasciando il tutto in sospeso e in fremente, ma forse ottimistica, attesa per lo spettatore.
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