Enrico Olivieri, segretario del principale partito d’opposizione, attraversa un periodo di crisi politica: i sondaggi in vista dell’imminente competizione elettorale lo danno perdente. Una notte, dopo l’ennesima, violenta, contestazione, egli decide di scomparire senza lasciare tracce e si rifugia in segreto a Parigi, in casa di un suo vecchio amore, Danielle (Valeria Bruni Tedeschi), una segretaria di edizione conosciuta all’epoca in cui ancora accarezzava l’idea di fare il regista. Negli ambienti istituzionali e del partito fioccano le illazioni; gli unici e parziali depositari della scomoda verità sono Andrea Bottini (Valerio Mastandrea), uomo ombra di Olivieri, nonché suo collaboratore, e Anna (Michela Cescon), la moglie dell’onorevole, i quali continuano ad arrovellarsi sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. Per rimediare alla assenza di Enrico e assolvere i suoi compiti, Anna e Andrea si rivolgono al fratello gemello del segretario scomparso, Giovanni Ernani (Toni Servillo), un geniale professore di filosofia recentemente dimesso da un ospedale psichiatrico a causa di una depressione bipolare. Andrea decide di incontrarlo e ne resta talmente affascinato da iniziare a vagheggiare un progetto che ha la trama di un pericoloso azzardo: sostituire l’uomo politico con il filosofo, il quale si trasferisce a casa di Enrico e avvia uno strano mènage che lo porterà ad intraprendere una involontaria carriera politica. Così, d’improvviso, un bel giorno, il segretario riappare sulla scena: inizia a parlare una lingua diversa, poetica e lucida, che colpisce, sorprende. Le quotazioni del partito riprendono a salire, mentre l’opinione pubblica e le piazze tornano a infiammarsi d’entusiasmo. In breve, nel rapido succedersi di eventi che caratterizza la campagna elettorale, il segretario diventa oggetto di una ammirazione senza precedenti. Tuttavia c’è qualcuno che, dal suo nascondiglio segreto, sta seguendo la vicenda.
“Viva la Libertà” è la trasposizione cinematografica del romanzo “Il trono vuoto”, Premio Campiello Opera Prima 2012, di Roberto Andò. La regia è firmata dallo stesso Andò (già regista de Il viaggio segreto, Il cineasta e il labirinto, Sotto falso nome, Il manoscritto del principe e varie opere teatrali), così come la sceneggiatura che è stata scritta a quattro mani insieme a Angelo Pasquini. L’adattamento cinematografico si avvale di alcuni tra i migliori attori italiani: Toni Servillo (Il gioiellino, Gorbaciof, Piazza Garibaldi, Gomorra, Il Divo, È stato il figlio, Bella addormentata), Valerio Mastandrea (Cose dell’altro mondo, La prima cosa bella, Ruggine, Romanzo di una strage, Padroni di casa, Il Comandante e la Cicogna), Michela Cescon (Il compleanno, Vincere, C’era una volta la città dei matti, Quando la notte, Romanzo di una strage), Valeria Bruni Tedeschi e Anna Bonaiuto. Il tono è quello da commedia, ma il quadro che ne viene fuori è amaro e privo di speranza nei confronti della politica. “Viva la Libertà” arriverà sugli schermi il prossimo 14 febbraio, prodotto da RAI Cinema e distribuito da 01.
Roberto Andò sceglie di portare sullo schermo il suo romanzo Il trono vuoto e chiama alcuni tra i migliori attori italiani.
Post del 25 gennaio 2013: Pubblicato lo scorso anno da Bompiani, il romanzo di Roberto Andò Il Trono Vuoto (Premio Campiello Opera Prima 2012) Nel passaggio dalla carta stampata alla pellicola il titolo è cambiato, diventando un forse meno incisivo Viva la Libertà, ed i protagonisti hanno assunto le sembianze di Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon e Anna Bonaiuto. La regia è firmata dallo stesso Andò, così come l’adattamento cinematografico, scritto a quattro mani con Angelo Pasquini.
Dal 14 febbraio nella sale italiane.
di Alessandro Burgio