finalmente sta per arrivare una delle feste che più amo. non illudetevi che il mio spirito festivo sia influenzato dai profondi significati religiosi della faccenda… no. purtroppo ammetto che della pasqua apprezzo soprattutto il lato mangereccio. per non parlare della fiera dell’ascensione. pasqua per me significa che a voghera si verifica questa fiera,e lasciatemelo dire, è la cosa più bella che capita da queste parti. per qualche giorno, all’improvviso, la città a me vicina si tramuta in un coloratissimo intreccio di viali colorati dove puoi trovare di tutto, dalla curiosità straniera all oggetto tradizionale realizzato a mano, dagli straccetti a 2 euro il chilo a bancarelle di alta sartoria dove puoi permetterti a malapena di guardare. e poi spettacoli, mimi in mezzo alle strade, musica,giostre! da bambina rischiavo di stramazzare al suolo per la gioia quando l’immenso spiazzo della ex caserma si tramutava in un affollatissimo circo multicolore e musicale! la maggior parte dei pesci rossi che ho posseduto credo di averli vinti lì, ai giochi di centra la boccia con la pallina. e ovviamente, zucchero filato,cocco,krapfen e tutti quei dolci da fiera per cui sbavi solo a sentirne il profumo.
quest’anno aspetto pasqua con ansia particolare, perchè come ogni anno il mio spirito cristiano s’è risvegliato e ho praticato i 40 giorni d’astinenza. il classico fioretto per tentare di ripulire un po’ la mia anima immonda. dal momento che la quaresima dovrebbe consistere in 40 giorni di privazione di qualcosa che ci piace, la scleta è stata sofferta. alla fine il dito è caduto sul cioccolato. si, signori. 40 giorni senza dolci. vi dico solo che sono stata varie volte sul punto di implorare una trasfusione di cacao per endovena.
la parte piacevole è stata però che quest’astinenza mi ha fatto perdere quasi due chili, e adesso i jeans mi calzano a pennello. non vorrei che questa gioia annullasse il senso di sacrificio della mia scelta, perchè non avevo programmato che questa privazione mi avrebbe fatta dimagrire, e in più, vi giuro che ho davvero sofferto. specialmente, come capita sempre quando decidi di privarti di qualcosa, improvvisamente tutti te ne offrono. la pasticcera presso cui mia madre ha ordinato una torta per una serata con degli amici,ad esempio, dopo ani che mi conosce ha deciso all’improvviso di offrirmi un assaggio dei suoi mitici baci di dama. e ho dovuto rifiutare. mi sarei morsa le mani.
comunque, la pasqua mi piace. è una festa che mi rallegra. la sua antitesi è capodanno, che come sapete odio con tutto il cuore.
in anticipo: BUONA PASQUA!