-------------------------------------------------------------
vgRenzo Sicco e Assemblea Teatro fanno nuovamente centro. Lo spettacolo nato dal colpo di fulmine tra Renzo Sicco e il libro di Pino Cacucci “Viva la Vida” ha fatto registrare ieri sera al Teatro Agnelli di Torino il tutto esaurito. Assemblea Teatro non è nuova a questi risultati. Ma va considerato il fatto che ieri sera era un normale mercoledì di Gennaio, con peraltro gli appuntamenti di Coppa Italia in TV. E che nulla, recentemente, ha riportato all’attualità delle cronache la parabola di Frida Khalo.
Pino Cacucci è chiaro. Non voleva riscrivere una biografia sulla pittrice più famosa del Mexico. Ma voleva farla parlare, facendole raccontare, in un centinaio di pagine, quello che per Pino Cacucci sono i tratti essenziali della sua parabola esistenziale.
Una biografia mette in fila gli eventi essenziali dell’esistenza di un personaggio. Qui, invece, è Frida, la protagonista, il personaggio stesso in prima persona a svolgere la pellicola della sua esistenza. Con le suoi urla di dolore e di gioia. Con le sue incazzature e i suoi inni alla vita.
Pino Cacucci prima e la brava Anna Bardeloni sul palco poi, si fanno medium. In una sorta di seduta spiritica con la pittrice registrano e ripetono, sofisticati sistemi audio emozionali, quello che Frida ha ancora da dire alla comunità femminile italiana. Oggi messa all’angolo da una cultura dominante vetero fascista. Dove la donna non è comandante ma subordinata, non rivendica ma somatizza, non urla ma geme. Dove la donna non conosce i sospiri, i fiati della passione, dove non vive alcuna epopea rivoluzionaria, nessun frizzante periodo di vivacità intellettuale, di fervente attività politico e culturale di rinnovamento. Ma dove è invece investita da una forza centrifuga che la risucchia nell’agape del più bigotto e truculento festino dove l’uomo mangia, beve, piscia e scopa un universo di schiave svestite.
Renzo Sicco di fronte ad una materia così interessante non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di trasformare un’opera nata di fatto per il teatro in una piece che farà parlare di sé. “Viva la Vida” permette di parlare dell’oggi attraverso l’ugola ancora irriverente, senza censure e rivoluzionaria di Frida, artista, politica, donna simbolo di un intera nazione.
Renzo Sicco con questo spettacolo riesce a coniugare l’ impegno civile alla sua passione e sensibilità verso l’America Latina che è peraltro comune ad altre produzioni di Assemblea Teatro (le madri di playa de Mayo) .
Ecco quindi Annapaola Bardeloni a dare voce e corpo al monologo registrato da Cacucci in “Viva la Vida”. Suggestivo l’accompagnamento di Macarena Paz Pizarro voce che intona dal vivo splendidi pezzi spagnoleggianti.
. v