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Vivai e squadre giovanili   qualche mese fa selezione

Creato il 16 marzo 2013 da Mbrignolo
Una tabella dallo studio CIES

Una tabella dallo studio CIES

INCHIESTE (Torino). Alessandro Del Piero è nato il 9 novembre, Diego Maradona il 30 ottobre, Wayne Rooney il 24 ottobre; si tratta però di fuoriclasse e costituiscono chiaramente una eccezione. L’ultimo studio demografico della CIES sui calciatori che militano nei campionati europei evidenzia con molta forza un fatto: coloro che sono nati nei primi mesi dell’anno sono decisamente più presenti. Qualche anno fa Football.it aveva fatto una analisi degli 11.364 giocatori che partecipavano ai campionati professionistici italiani (serie A, serie B, Prima e Seconda Divisione) e ne era emerso che ben 1.512 calciatori dell’elenco erano nati a gennaio, e i primi cinque mesi dell’anno erano gli unici a presentare più di 1.000 presenze in lista. Dicembre è il fanalino di coda, con solamente 575 giocatori.

Essendo estremamente razionali e poco credendo ad influssi astrali la ragione va ricercata nella selezione naturale che viene operata nel competitivissimo mondo delle scuole calcio che si iniziano a frequentare dai 6-8 anni in su. O si possiede un talento innato come per i casi indicati in apertura o la selezione è impietosa.  Nei tornei di calcio per ragazzi e nelle diverse formazioni di ogni academy si fa riferimento all’anno di nascita. In un periodo di rapido sviluppo fisico, la differenza di età è un fattore rilevante e 8-10 mesi possono realmente fare la differenza. Quindi i ragazzini nati nel 2002 avranno un vantaggio su quelli nati nel 2003, ma anche tra quelli del 2002 saranno, in media, avvantaggiati quelli nati nei primi mesi. I nati negli ultimi mesi dell’anno saranno invece, ovviamente, sempre i più piccoli della loro annata.

N0n parlando solo di campioni che emergono in ogni caso ma di giocatori destinati ad onesta seppure ben pagata militanza nei campionati di prima divisione in giro per l’Europa sono evidenti i rischi di esclusioni non basate sul talento ma sull’imponderabile effetto di classificazioni regolamentari. La soluzione potrebbe esserci: far crescere il numero delle squadre giovanili. Squadre per ragazzi nati nei primi sei mesi dell’anno e squadre per ragazzi nati da luglio a dicembre. Solo in questo modo si creerebbero almeno pari opportunità per tutti.


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