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Vivendo queste ore febbrili

Creato il 10 novembre 2011 da Fabio1983
Sono ore febbrili al punto da non riuscire ad aggiornare questo piccolo spazio come vorrei. Eppure vi dirò: forse è un bene. Me ne sto accorgendo su Twitter, il social network in cui trascorro più tempo (su Facebook vado quando mi ricordo, su Google+ poco e niente, su Diaspora mai, agli altri non sono iscritto). Su Twitter, dicevo, è stato, nelle medesime ore febbrili, un brulicare di indiscrezioni, dicerie, illazioni e stupidate (spesso “strillate” da noti giornalisti, quasi sobillando, e perciò retwittate uno svariato numero di volte) da far venire il mal di testa. Agli scenari immaginati dall’uno seguivano le informazioni dell’altro, con buona pace di entrambi. Non che io mi sia sottratto al giochino contagioso. Però in pochi minuti (poche ore, tiè) può accadere tutto e il contrario di tutto. Nel primo pomeriggio di ieri, ad esempio, era girata una voce secondo cui Mario Monti aveva rifiutato l’invito di Napolitano a guidare un governo tecnico. Alle 19.17 circa, la nota del Quirinale: l’ex commisario europeo è nominato senatore a vita dal capo dello Stato. Si capisce presto perché e tutti pronti a stilare fantomatici toto-ministri. In un tale marasma, dunque, ho preferito farmi da parte, osservare, “ascoltare”, cercare di comprendere il quadro della situazione piuttosto che buttarla in caciara. Anche qui, non che non abbia un’idea della prima ora. A mio avviso Berlusconi avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni martedì, questo era ciò che volevano i mercati. Ha invece preteso di fare a modo suo e Napolitano si è quindi visto costretto a giocare di anticipo. Ora voi provate a immaginare migliaia di riflessioni sul tema, dalle più intelligenti alle più astruse. Da uscirne pazzi. Il problema, l’unico in definitiva, è che ad alimentare il caos sono stati i professionisti dell’informazione (con Bechis che ha stracciato la concorrenza). Ma è questo il migliore giornalismo? Se poi ci si mettono persino i politici (e hai voglia se ci si mettono), la confusione regna sovrana. Ieri noi altri abbiamo voluto intraprendere un percorso alternativo, consapevoli dei rischi data la situazione. Si è parlato di Tunisia, della democrazia che sta nascendo da quelle parti. Abbiamo provato a offrire una chiave di lettura diversa alla realtà che ci circonda e qualche feedback positivo lo abbiamo ricevuto. Detto ciò non c’è molto da aggiungere a quello che riportano i giornali, per il resto c’è da attendere ancora un paio di giorni, massimo tre. L’accelerazione imposta dal Colle è comunque una notizia positiva.

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