Come ogni mattina mi sono alzata, ho fatto colazione, ho fatto una passeggiata con il mio cane e, rientrata a casa, ho acceso il computer e, per iniziare ho aperto tutti i miei socia…tutti perchè naturalmente non ho un solo profilo!
Ho iniziato a leggere i post e, a parte foto romantiche con frasi strappalacrime, i buongiorno che tragedia è lunedì, e le decine e decine di foto di animali, cani in primis, spiccano e post quasi spammosi di individui che raccontano la loro esistenza su facebook:
-“Mi sono alzata e non riesco ad aprire gli occhi”
-“Ho bisogno di un caffè”
-“Ho preso un caffè”
-“Sto per uscire per andare al lavoro, non mi va”
-“Sono uscito ancora non mi va!”
Non mi considero di certo al di fuori dell’influsso dei social, in fin dei conti ne sto parlando…ma quante persone raccontano minuto per minuto i loro movimenti rendendo partecipi tutti?
Viviamo tra le pagine di Facebook come fosse una vita normale, vantandoci dei più di mille “amici” che in realtà non abbiamo mai visto, oppure che conosciamo per modo di dire e con i quali nella realtà non scambiamo una parola da anni o forse mai lo faremo.
Ci fotografiamo, ci selfiamo, condividiamo… urliamo i nostri rodimenti e le nostre gioie… ma non abbiamo nessuno a cui dire di persona tutto?
Qualcuno pensa ancora che condividere faccia a faccia una emozione sia qualcosa di unico da non perdere e anche l’unico modo per avere un riscontro vero?
Ma soprattutto ormai POSSIAMO VIVERE SENZA FACEBOOK come facevamo fino a qualche anno fa?
Come una droga questo social si è inserito nel tessuto sociale e ora lo rapportiamo, anzi lo consideriamo, la più “vera” interazione con il mondo. Parlare con un’amica/amico non ci interessa più…è troppo restrittivo, meglio dire gli affari nostri a tutto il mondo.
Non sono una maniaca dei social, molto spesso ci sto più per lavoro che per altro, a volte non scrivo per giorni, altre volte condivido cretinate o un pensiero…forse stanca di stare sola tra quattro mura e cercando qualcuno che interagisca, non lo so… eppure sono sicura che se decidessi di non accedere a facebook anche solo per un giorno la cosa mi risulterebbe strana, mi sentirei lontana da tutti, come se , accendere uno schermo mi gettasse in mezzo ad una folla di persone vocianti, un pò come la tipa del video in giro su Youtube “I Forgot My Phone”.
In passato si diceva di essere dipendenti dal TV oggi Facebook è andato oltre: il tv aveva colonizzato ogni stanza di casa, ma con un click potevamo dire di essere ancora i padroni della nostra vita, con facebook non è più così, se spegni il pc il telefono comincia a trillare ricordandoti che qualcuno sta chiacchierando e tu non stai facendo parte della conversazione.
Alcuni psicologi sono arrivati a dire che soffriamo di sindrome di abbandono se perdiamo un amico su Facebook. In effetto pensateci: non abbiamo mai avuto rapporti con qualcuno, ma se quel qualcuno improvvisamente ci butta fuori dalle sue cerchie cadiamo in crisi depressiva!
Siamo drogati di Facebook? Oppure siamo semplicemente drogati della sensazione di visibilità che questo mezzo ci da?
Viviamo così tanto di immagine da voler essere “famosi” almeno in rete, visibili a tutti e soffriamo se il mondo ci è indifferente?
Forse è questo: Facebook ci ha dato visibilità ed è proprio di questa visibilità e fama che non possiamo fare a meno!
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