Da ieri è iniziato all’ospedale Niguarda di Milano una conferenza, organizzata dalla AIMS Academy, sulle tecniche laparoscopiche gastro esofagee.
Nulla di male in tutto ciò, ne guadagna la ricerca e la medicina, se non fosse che le tecniche vengono sperimentate su animali vivi; in totale spregio al decreto legislativo 116/1992 che recita:
“In deroga all’art. 3, comma 1, il Ministro della sanità autorizza gli esperimenti a semplice scopo didattico soltanto in caso di inderogabile necessità e non sia possibile ricorrere ad altri sistemi dimostrativi”
Mi rifiuto di pensare che in questo caso non esistano metodi alternativi senza uso di animali.
Oltre al danno la beffa, non hanno neppure fatto sottefugi, lo hanno pubblicamente dichiarato nel programma.
Non credo che la medicina, antica o moderna, nasca e cresca sulle sofferenze di nessuno, neppure quelle degli animali.
Ma Landi di Chiavenna (assessore comunale alla sanità), Podestà (vice presidente provinciale con delega per il benessere degli animali), Bresciani (assessore regionale alla sanità) e finanche Formigoni ne sapevano qualcosa?