Natale, tempo di poesie: da imparare a memoria e recitare a voce alta, in piedi sulla sedia. Chi non l’ha fatto, almeno una volta? E chi non lo farà, quest’anno o in quelli a venire?
Una poesia imparata a memoria è un bagaglio che si porta con sé per tutta la vita. Per questo, sono convinta che sia ancora una grande ricchezza imparare poesie a scuola. Qualcuno lamenta la pochezza intellettiva dell’atto del memorizzare, ma un ragazzo che oggi impara a memoria una poesia, un domani, quando sarà adulto, magari affaccendato in tutt’altro (probabilmente qualcosa di molto prosaico e distante dalle logiche del cuore) avrà dentro di sé questo ricordo indelebile. Magari gli salirà alle labbra qualche verso e lo reciterà, tra sé, come una preghiera, e forse gli darà conforto o gli farà capire qualcosa in più di ciò che starà vivendo.
Non per niente in francese si dice apprendre par cœur e, in inglese, la stessa cosa: to learn by heart. Il cuore c’entra qualcosa, per forza.
E allora via libera alle poesie a Natale, quando è più lecito, anche se sempre con le solite difficoltà e reticenze: la poesia è difficile, la poesia è distante dalla realtà, la poesia è oscura… Ma non è sempre vero: basta scegliere la poesia giusta al momento giusto. Per questo, ho scovato questo libricino apposta per voi: le Poesie di ghiaccio vi scioglieranno il cuore.
Vivian Lamarque diventa poetessa da bambina, appena si scontra con l’incomprensibilità della vita. Molti pensano che certi sentimenti, alti e nobili, non possano essere compresi dal mondo infantile. Ma non è così.
Queste Poesie di ghiaccio parlano con linguaggio semplice e diretto, ai bambini e agli adulti, di sentimenti senza età: solitudine, abbandono, assenza d’amore. «Senti che tosse/ che tosse infernale/ la tosse del cuore/ fa troppo male/ la tosse del cuore/ non fa respirare».
Si tratta di poesie in punta di penna, costellate di personaggi fiabeschi come il Re dell’Inverno, ma anche di pettirossi, agrifogli e colombelle. I testi sono dedicati alla neve del Trentino, dove l’autrice è nata, una neve che ha compiuto qualcosa di speciale: «Ha nascosto il nero/ lo sporco il peccato/ ha detto al mondo:/diventa incantato».
Questi versi parlano, così, della freddezza dei sentimenti, della crudeltà del mondo… Di un sollievo che a volte si trova solo nella sospensione, come una tregua di bianco puro, nella neve: «Fa finta il mondo/ di essere buono/ fa finta il mondo/di essere bianco/ guardate anche il cuore/ si è imbiancato/ quasi non batte/ si è addormentato».
Lara Cappellaro
Vivian Lamarque, Poesie di ghiaccio, con illustrazioni di Alessandro Sanna, Einaudi Ragazzi, da 8 anni in poi, euro 8,50