Ieri sulla nostra pagina facebook ci hanno segnalato l’ennesima becera e svilente trovata pubblicitaria.
All’inizio stentavo a crederci, perché di solito gli spot e le immagini pubblicitarie più vergognose sono quasi sempre made in Italy, questa invece viene dalla Germania.
Vi posto di seguito l’immagine, che mi ha lasciata un po’ perplessa se postarla o meno, si era pensato con le mie colleghe di ometterla o coprirla, visto che in passato qualcuno ci ha accusate di “alimentare” le visualizzazioni di certe immagini e di annessi messaggi, ma anche in questo caso qualcuno avrebbe avuto da ridire sul moralismo e tutti i bei concetti da finti libertari, così abbiamo deciso di postarvene almeno una affinchè possiate capire come il marketing abbia ormai supearato il segno!
G-Spirit azienda di vodka, rhum e whisky lancia sul mercato una linea in edizione limitata di liquori aromatizzati alle tette, ovvero che prima di essere imbottigliati vengono versati e poi “distillati” sui décolletè di alcune modelle.
Il prezzo è vertiginoso, parte dai 130 euro a bottiglia e nella confezione si può trovare anche l’immagine della modella sulla quale è stata versata la vodka o il whisky , una specia di certificato di autenticità, vacche marchiate a fuoco più o meno.
Una chicca che sicuramente non mancherà nelle case dei feticisti. Ormai i rapporti umani e sessuali si sono totalmente azzerati che anche i porno sono passati di moda, si fa sesso con le immagini di donne costruite e stereotipate mentre si versano questa o quella roba, poca fantasia, poche complicazioni, poca passione e tanta tristezza!
Una trovata disgustosa, maschilista e anche poco igienica. Ma chi la comprerebbe una roba simile?
Sulla questione “uso del corpo femminile” per qualsiasi tipo di pubblicità che siano prodotti da vendere o eventi da promuovere abbiamo detto di tutto.
Abbiamo visto donne usate come tavolini, come vassoi, come appendiabiti, le abbiamo viste rappresentate come cameriere sexy, come mamme immacolate; donne private di volti, anima e dignità spesso accompagnate da lanci pubblicitari infarciti di squallidi doppi sensi.
Abbiamo fatto proteste, mail-bombing e qualcuno in tv o sui giornali – anche se molto lentamente e spesso in modo incoerente e sbagliato- ha iniziato a parlare di dignità femminile calpestata e vilipesa.
Ma gli uomini non si sentono offesi a essere giudicati alla stregua di Alvaro Vitale nella saga dei vari “Pierino”, di guardoni feticisti, ominidi primitivi privi di gusti, sensazioni proprie e guidati solo dall’istinto?
Molti uomini combattono insieme a noi ogni giorno, con segnalazioni, consigli, dibattiti e pareri e questa cosa ci rende molto ottimiste!
Ma è anche vero che sono ancora pochi, così, noi offriamo il nostro appoggio per la vostra indignazione, vi accompagneremmo volentieri in una presa di coscienza e riscopertà della dignità: è ora che la smettano di pubblicizzarsi sulla pelle e sulla dignità di donne, uomini e bambini per vendere, vendere e ancora vendere!