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Vogliamo Miguel Bosé a Star Academy (aka Operazione Tronfio 2.0)

Creato il 30 settembre 2011 da Commarebradipina

Vogliamo Miguel Bosé a Star Academy (aka Operazione Tronfio 2.0)

I talent e dei reality sono i programmi acchiappa-commari per eccellenza, perciò non potevamo di certo perderci il debutto di Star Academy su Raidue. Lo hanno definito il “papà di tutti i talent” per giocare un po’ sul fatto che il conduttore Francesco Facchinetti è diventato papà, ma in effetti è vero, perché è il format più copiato della Terra: Operazione Trionfo, Amici, X Factor e compagnia nascono tutti da lì, solo che noi in Italia ci siamo prima sorbiti gli altri e poi è arrivato Star Academy.

Proprio per la somiglianza con Operazione Trionfo (ribattezzata Operazione Tronfio…) ci è venuta subito la nostalgia di Miguel Bosé che condusse l’unica, per niente trionfale, edizione di quel programma su Italia1 un be po’ di anni fa. La conduzione di Miguel è stata resa immortale dall’imitazione di Fabio De Luigi e adesso pagheremmo per averlo al posto dell’insignificante Facchinetti, uno che se non avesse leccato il culo alla Ventura col cavolo che avrebbe fatto ‘sto mestiere!

Della prima puntata, però, ci sono un po’ di cose da salvare. Prima di tutto le due commari in giuria: Ornella Vanoni svampita ma geniale e Lorella Cuccarini un po’ cattivella (ma noi la vogliamo ancora più cattiva perché lei non è mica Gianni Morandi!) sono gli idoli delle commari.

Il più stonato della serata è stato Biagio Antonacci, veramente inascoltabile nella versione di Amore caro, amore bello, chissà il povero Bruno Lauzi quante volte si è rigirato nella tomba.

Marco Mengoni ha fatto sfigurare quasi tutti i concorrenti, nonostante i fuseaux… Però, al povero Re Matto dateje da magnà (è sempre più magro).

Per quanto riguarda i concorrenti, a bradi piace la conterranea Julia, anche se quando ha cantato con la 18enne Martina sembrava un blasfemo tentativo di resuscitare Amy Winehouse. Abbiamo individuato anche una simil-Arisa (Irene, quella presa attraverso il sito della Rai), “quello che se la crede” (Mario Amato, napoletano con lo stesso nome di battesimo del vincitore di Operazione Trionfo), due che dovevano stare su Canale 5 a Io Canto o dalla Clerici, ma comunque i minorenni non ci dovrebbero stare a prescindere in tv, anche perché sembrano solo degli esaltati bimbiminkia.

Magico il momento Revival anni ’90 con Max Pezzali: le sue canzoni le conoscono tutti a memoria, anche quelli che non hanno comprato i cd, oggi chi ce l’ha più questa capacità?


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