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Voglio farmi Ahmadinejad

Creato il 30 marzo 2010 da Dragor

DDDDDDDDDDDDDDD2009_ahmadinejad    E’ così carino quando  inveisce contro gli ebrei con quell’intonazione ferma e calma da appassionato impassibile. Delizioso  quando nega la Shoah con quell’aria da monello che sa di averla fatta grossa. Irresistibilmente sexy  quando proclama con un  sorriso sprezzante che Israele dovrebbe scomparire dalla faccia della terra. Affascinante e sensuale  quando afferma che tutte le donne devono portare il velo. Bello e tenebroso quando giura che le elezioni non sono truccate.  E quando minaccia l’America con quel mezzo sorriso furbesco appeso alle tumide labbra, sento un conturbante brivido di eccitazione corrermi lungo la spina dorsale mentre dal mio intimo scaturisce una fiamma che s’irradia per tutto il mio corpo fino alla dita dei piedi e milioni di farfalline sembrano svolazzarmi nella pancia. Sì, lo confesso, desidero Ahmadinejad. E’ un’ossessione, di giorno è al centro dei miei pensieri, di notte il protagonista dei miei sogni  proibiti.

  

   Sogni torridi, eccitanti, nei quali mi confeziono Mahmoud  come un bonbon da degustare con gli occhi, le labbra, la lingua,  le mani e tutto il resto. Prima gli faccio indossare serici slip di pizzo nero con un reggicalze in tono, calze a rete, una favolosa giarrettiera rossa sulla coscia sinistra e un reggiseno fatto con lembi di cuoio nero uniti da catenelle. Wow, solo a pensarci mi eccito così tanto che per poco non tocco il climax. Poi gli depongo sugli ondulati capelli neri una riccioluta parrucca bionda alla Shirley Temple e un cappello da ufficiale nazista vezzosamente inclinato sulle ventitré.  Finalmente infilo i suoi deliziosi piedini in un paio di sandaletti Gucci con tacchi a spillo di 10 centimetri e mi allontano un poco per ammirare il risultato.  Fantastico, la realtà supera le mie più ardite fantasie! E adesso il trucco: un po’ di eyeliner per far risaltare i suoi meravigliosi occhi neri da re persiano, sulle palpebre ombretto verde da maliarda, un tocco di fard sulla serica barba di 3 settimane, sulle labbra sensuali una generosa spalmata di rossetto scarlatto, sulle pallide guance un  po’ di blush per ravvivarne il colore. A proposito, le guance saranno ombreggiate da lunghe ciglia finte generosamente spalmate di mascara e naturalmente le unghie delle lunghe dita affusolate saranno ornate da un meraviglioso smalto scarlatto come la bocca. Una generosa spruzzata di Nuit de Passion darà il tocco finale, preparandolo per l’estinzione della fiamma che mi consuma da quando l’ho sentito dire con il suo sorriso sprezzante che bisogna cancellare Israele.

    

   Quando arriva finalmente il momento di coronare il sogno, lo metto en levrette, ossia nella posizione di una leprotta che aspetta il suo leprotto. Inutile dire che il leprotto sono io. Wow, come siamo carini! Il resto lo lascio alla vostra fantasia, che poi è anche la mia. Vi dico soltanto che per i preliminari uso un meraviglioso frustino di cuoio nero. Qualcuno dirà: “Che cosa ti salta in mente di sceglierti un partner come lui? E’ un fascista che vuole estendere il credo islamico a tutto il pianeta! Che ha truccato le elezioni per restare al potere!” Come no, la gente non fa altro che dare del fascista a tutti quelli che non la pensano come lei. Allora erano fascisti anche Alessandro Magno, Napoleone e Giulio Cesare che pure hanno fatto fuori gli oppositori e imposto le loro leggi al mondo intero. Più fascisti di così si muore! No, cari, l’amore è l’amore, con queste cose non si scherza. Omnia vincit amor, anche in politica. Mahmoud non ha certamente bisogno di un’esibizionista come Silvia Valerio, la studentessa di Padova che gli offre la sua verginità fingendosi innamorata di lui. Che cosa se ne fa di una vergine terrena? Quando sarà morto, ne avrà ben 70  in paradiso. Vergini che conoscono il loro mestiere, non come le terragnole che non sono buone a niente. No, in questa vita Mahmoud ha bisogno di un vero uomo. Di un macho caliente che sappia iniziarlo all’ebbrezza dell’amore e strappargli dalla gola estatiche grida di piacere.

.    Dragor


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