Dal 6 giugno al cinema, esce in Italia il divertente teen-musical diventato fenomeno negli Usa …
Voices, esordio alla regia cinematografica di Jason Moore (Brothers and Sisters, Dawson’s Creek), mantiene le premesse e ci consegna una pellicola perfetta per adolescenti e vecchi teenager incalliti. Il film è un perfetto mix tra Glee e Sister Act 2. Sicuramente si nota l’esperienza di Moore acquisita dirigendo alcuni dei più grandi successi recenti di Broadway, capace di riempire 112 minuti raccontando una storia piuttosto convenzionale senza mai annoiare, riuscendo a tratti a strappare risate senza dover sempre far ricorso a battute sconce e doppi sensi. Il problema sorge quando tenta, insieme alla sceneggiatrice Kay Cannon, di mettere in bocca ai personaggi, improbabili battute a sfondo sessuale che raramente riescono nell’intento. Il film però regge soprattutto grazie alla musica e alle coreografie che permettono allo spettatore di passare quasi due ore in spensieratezza.
Voices è una commedia musicale che attinge più alla televisione, sulla falsariga del fenomeno tv Glee, piuttosto che ai capisaldi del genere, come ad esempio The Blues Brothers, che scorre piacevolmente senza scossoni, anche se in alcuni punti sembra rallentare un po’ troppo, insistendo forse esageratamente sulle parti cantate. Il pregio che però ha rispetto al serial Glee, è la capacità di creare personaggi che non provochino l’orchite a chi abbia superato l’età puberale; sicuramente alcuni sono macchiettistici (esempio perfetto è “Ciccia Amy”) ma totalmente funzionali alla storia. Offre nulla più di ciò che gli si richiede: musica, balli, buoni sentimenti e un pizzico d’amore, con bacio appassionato nel pre-finale, che in questi film non guasta mai.
Più volte, durante lo sviluppo della trama, viene evocata un’altra pellicola adolescenziale, entrata ormai nell’immaginario giovanile, Breakfast Club; di sicuro Voices non ha né le stesse pretese né lo stesso spessore, rimanendo infatti all’interno dei rincuoranti confini offerti dai ruoli stereotipati sui quali d’altronde si poggia anche il film di John Hughes.Seppure il finale sia scontato, la trama è briosa e le interpreti sono particolarmente calate nelle parti. Da segnalare le interpretazioni di Anna Kendrick (Tra le nuvole) e Rebel Wilson (Le amiche della sposa), nonostante il compito non sia arduo data la poca profondità dei loro personaggi. D’altronde chi sceglie questo film, sa già cosa attendersi e non viene deluso. Insomma un’ottima cura per i malati di teen-musical .
ANTIDEPRESSIVO LEGGERO per gli amanti dei mash-up cinema-musica pop.
Dr. Cox
Regia: Jason Moore; Cast: Anna Kendrick, Rebel Wilson, Skylar Astin, Adam Devine; Paese: USA – 2012