giovedì 24 novembre 2011 di Maria Crisitina Vasile
Le campagne della Benetton sono sempre state famose per la loro audacia, eppure stavolta l’hanno combinata proprio grossa! Per strada, sul web, in tv, ovunque, possiamo ammirare baci appassionati tra Nicolàs e Angela, Obama e Chavez, il presidente palestinese, Abu Mazen, e il premier, Benyamin Netanyahu e, dulcis in fundo, tra Papa Benedetto XVI e l’imam del Cairo. Immagini che non potevano di certo passare inosservate (scusate il gioco di parole)!
La campagna pubblicitaria si chiama Unhate, cioè “non-odio”, come ha spiegato Alessandro Benetton, vice presidente del gruppo:
Se l’amore globale rimane una sia pur condivisibile utopia, l’invito a “non odiare”, a combattere la “cultura dell’odio”, rappresenta un obiettivo ambizioso ma realistico.
A qualcuno però non è piaciuta molto, infatti alcune foto sono già state ritirate in seguito a minacce di provvedimenti legali. Indovinate chi è stato il primo? Della serie: dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io! Ovviamente il Papa. Infatti la Segreteria di Stato del Vaticano ha già fatto causa alla Benetton per salvaguardare l’immagine del Pontefice. Dall’azienda hanno ribadito il senso della campagna, cioè combattere la cultura dell’odio, e poi si sono scusati con i fedeli, ritirando i cartelloni. Ma il danno ormai è fatto e le immagini del bacio fanno il giro del mondo.
Un’ottima strategia di marketing fondata sul postulato “non importa che se ne parli bene o che se ne parli male, l’importante è che se ne parli”. E la Benetton c’è riuscita appieno, non si era mai parlato così tanto di una sua campagna, e certo che di campagne audaci ne han fatte… Sul loro sito si può leggere:
Le campagne Benetton hanno raccolto premi e consensi in tutto il mondo; nello stesso tempo hanno suscitato reazioni, a volte feroci, a volte semplicemente curiose, confermandosi, comunque, sempre protagoniste, elementi di dibattito e di confronto delle idee.
Beh, che dire, assolutamente geniali. Niente di meglio per portare avanti una campagna contro l’odio che un paio di baci scandalosi (photoshoppati al 100% ovviamente). Peccato che tali baci non abbiano fatto altro che suscitare (seppur in piccola quantità o comunque poco importante) un po’ d’odio. Ma dai, essù: volemose bene!