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Volete davvero che cambi il vento?

Creato il 19 maggio 2011 da Barbarabarbieri

A pag. 20 del programma di Giuliano Pisapia sulle politiche famigliari si legge “prevedere forme di sostegno al genitore separato che dovesse essere temporaneamente senza una casa e/o con ridotte capacità economiche, condizione cui spesso si aggiungono crisi depressive, in base alle condizioni di necessità di aiuto: è una delle “nuove povertà” in aumento.” Ci complimentiamo con Pisapia per essersene accorto, ma se ne era già accorta Letizia Moratti e infatti già dal 2010 il comune di Milano  aveva allestito e messo a disposizione gratuitamente per un certo periodo degli alloggi ai padri separati in difficoltà economiche.

Sempre leggendo il programma di Pisapia sulle politiche per gli anziani leggiamo “Poi c’è il capitolo della non autosufficienza: va aperto un confronto con la Regione che porti a potenziare centri diurni e servizi domiciliari, a sostenere reti di prossimità e le progettualità presenti sul territorio. La priorità va alla rete di Assistenza domiciliare integrata, perché le condizioni psicofisiche dell’anziano risultano meglio salvaguardate se rimane in ambito domestico, integrata dalla istituzione di un Tutor per le famiglie e non solo assistenza per il malato; una rete di strutture di lungodegenza, anche per ricoveri temporanei, in grado di assicurare i servizi se la famiglia e/o i servizi sussidiari non riescono o non possono assicurarli; potenziamento dello sportello del Comune di Milano per le assistenti familiari (badanti) per fare emergere il mercato nero con il sistema dei buoni erogati dal Comune, per incentivare le famiglie alla regolarizzazione, e l’istituzione dell’Albo delle badanti.” Le intenzioni sono splendide e condivise anche  dalla precedente amministrazione, ma permettetemi una domanda chi pagherà e con che fondi si sosterranno questi servizi? Per esempio il tutor è un costo aggiuntivo alle spese di cura e dato che al momento queste sono in parte a carico delle famiglie perché non sostenibili interamente con i fondi di bilancio del comune, cosa vuol fare Pisapia aggiungere anche il costo di un tutor a famiglia? 

Vogliamo dirlo chiaro e forte agli elettori di Pisapia,  che a pag.23 del suo programma si dichiara l’intenzione di estendere  immediatamente  il diritto di voto agli immigrati nelle consultazioni amministrative e si dichiara altresì  l’impegno della giunta milanese ad appoggiare l’introduzione del diritto di voto agli stranieri nelle consultazioni politiche?

“Diritti di rappresentanza e partecipazione dei cittadini immigrati

Milano deve essere una città in cui i diritti fondamentali – al lavoro, alla salute, all’istruzione, alla libertà di culto, alla sicurezza – siano patrimonio di tutti gli abitanti, qualunque sia il loro luogo di partenza. Per coinvolgere gli stranieri nelle decisioni politiche della città è fondamentale riconoscere il diritto di voto. Per i referendum e le altre consultazioni comunali, tale diritto può essere introdotto con una semplice modifica dello Statuto. La nuova amministrazione assume l’impegno politico di insistere verso il Parlamento perché venga cambiata la legge sulla cittadinanza ma intanto sia più rapidamente approvata la legge che riconosce il diritto di voto amministrativo (zone, comune, provincia).”Mi sembra un “dettaglio” importante e che potrebbe fare la differenza per gli elettori milanesi

Sempre a pag 23  del programma di Pisapia c’è l’istituzione dello sportello dei diritti, dove i cittadini potranno recarsi per  lamentarsi dei disservizi della pubblica amministrazione, che per me si traduce nell’aggiunta  di un costo assolutamente inutile e ininfluente per risolvere le problematiche di inefficienza della pubblica amministrazione. 

Passiamo ai diritti degli animali, ricordando che Letizia Moratti durante il suo mandato ha istituito l’anagrafe  di cani e gatti e ha censito e coordinato secondo standard qualitativi e servizi offerti tutte le attività e le associazioni che ruotano intorno al mondo degli animali. Qual è la novità che inserisce nel programma Pisapia ? “Monitoraggio della situazione dei recinti per i cani con l’istituzione di comitati di padroni dei cani (tre persone per parco) in contatto diretto con le guardie ecologiche – da riqualificare nelle funzioni e nelle attività – per segnalare le eventuali anomalie e qualunque problema.” La sinistra è da sempre contro le ronde, ma evidentemente non contro le ronde cinofile quindi cari milanesi possessori di cani, alla faccia delle libertà nel rispetto delle regole,  secondo il programma di Pisapia quando porterete il vostro cane nelle aree cani dei parchi cittadini non dovrete rendere conto solo alle guardie ecologiche ma dovrete rendere conto anche a “comitati di spontanei cittadini” che sovrintenderanno e regolamenteranno l’uso dell’area cani e dei parchi. 

Sempre a pag. 23 del programma troviamo il punto 7b sulla legalità che prevede “La prima cosa da fare, per dare subito un segno di cambiamento, è la revoca delle ordinanze inutili e – come ricnosciuto da ormai numerose sentenze – dannose per il clima nei quartieri e per le attività economiche. La seconda è la attivazione di iniziative che portino più luce nei quartieri: incentivi a chi riapre i negozi sfitti; aumento della frequenza dei mezzi pubblici negli orari notturni; programma di illuminazione dei parchi pubblici e delle zone periferiche. Insomma, far tornare la vita in tutta la città.”Dunque cari milanesi se voterete per Pisapia nel prossimo ballottaggio,  scordatevi interventi diretti e decisi dell’amministrazione comunale per ristabilire l’ordine pubblico attraverso ordinanze o simili provvedimenti amministrativi da prendere in caso di emergenza o di gravi episodi che dovessero turbare la normale convivenza nei quartieri milanesi. Niente sgomberi e niente ordinanze, ma ricordatevi cari milanesi che questo messaggio non giunge solo alle vostre orecchie,  ma anche a quelle di altri fortemente interessati. Sulle riapertue di negozi sfitti Pisapia non  fa cenno dei fondi di copertura, tuttavia anche nei 4 anni precedenti l’amministazione Moratti aveva previsto e incentivato l’apetura di attività commerciali in zone considerate  periferiche con gli incentivi messi a disposizione dai fondi della Comunità Europea. Riguardo i mezzi di trasporto pubblico in orario notturno sarà alquanto complicato andare oltre le pie intenzioni del programma di Pisapia, perché l’ATM dovrebbe coprirne i costi. Ricordiamo in ogni caso che l’amministrazione Moratti  ha già inserito l’utile servizio RADIOBUS per la prenotazione in orari e con modalità differenti dei mezzi di trasporto pubblico e nei primi mesi del 2010 ha istituito un carnet di buoni taxi offerto a prezzi speciali e calmierati alle donne per coprire i loro spostamenti in orario serale e notturno. 

Questi alcuni degli spunti di riflessione che ho tratto dalla  lettura del programma di Pisapia, anche se per me la grande debolezza di questo programma è la mancata previsione delle coperture economiche dei servizi proposti e la previsione di progetti che verranno comunque portati avanti in modo disgiunto e al di fuori da valutazioni e indicatori di coerenza economica del bilancio del comune di Milano.

 Barbara Barbieri, 19 maggio 2011

Potete scaricare e leggere tutto il programma di Giuliano Pisapia a questo link

VOLETE DAVVERO CHE CAMBI IL VENTO?
 

http://www.pisapiaxmilano.com/wp-content/uploads/2011/04/programma-coalizione.pdf


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