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Volevo essere una “gattamorta”…

Creato il 18 luglio 2014 da Morgatta @morgatta

venerdibruttino…e invece sono Morgatta che, a parte l’assonanza, ricorda più il personaggio di un cartone animato di una donna miagolante e bisognosa. ;) Abbiamo tutte ben presenti le “gatte morte”, quelle che guardiamo con sospetto e che al 90% delle volte ci suscitano un moto nervoso per via degli atteggiamenti che hanno con gli uomini. Il dato certo è che questa tipologia di donna al maschio piace. Quindi, assodato che gattemorte ci si nasce (sono sempre più convinta che sia un gene a determinare questo tipo di attitudine), mi sono fermata ad osservarle per capire cos’è che riscuote tanto successo…

Le gatte morte sono una categoria femminile da ammirare in quanto a costanza e determinazione. A tratti geniali, sono estremamente decise e calcolatrici all’inverosimile. Puntano, miagolano, ottengono. Dietro all’apparente fragilità, che sfoggiano dimostrandosi le donne più bisognose della terra, si nascondono forze e astuzia. L’uomo ne è attratto in quanto si sente utile (questa necessità tenetela bene in mente) perchè lei non è in grado di fare niente da sola: non guida, non mangia (o mangia pochissimo), ha sempre bisogno d’affetto, coccole, cure, non si dimostra mai un’amica (l’effetto spogliatoio è bandito dal suo repertorio), non esprime opinioni concrete ne tanto meno diverse da quelle del suo uomo, però non lo lascia libero di uscire con gli amici perchè “da sola non ci posso proprio stare””.

massimebruttine108

Non si concede mai al primo appuntamento e nemmeno al terzo; gliela fa annusare fino allo sfinimento e lui, poverello, ci crede: “Ah, finalmente ho trovato una ragazza seria”. Balle. Infatti poi li ritroviamo a lamentarsi costantemente. Però reggono. E non malignate su strane prodezze in camera da letto, la gatta morta non è mai troppo sciolta in quel campo (sai, essere un po’ maiala non sta bene). Generalmente non rimangono simpatiche al resto della popolazione (amici e amiche comprese), però l’uomo viene inspiegabilmente attratto da questa modalità.

Cosa possiamo imparare?

1-Dimostrarsi fragili e bisognose (almeno all’inizio) è un ottimo metodo per farli avvicinare.

2-Ricordatevi di non sfoderare le vostre palle (intese come indipendenza e autosufficienza materiale e psicologica) immediatamente altrimenti il poverello scappa valutando la sua scarsa utilità.

3-Ripetere la cosa ogni tanto, con moderazione, servirà a fargli capire che è indispensabile. (regaliamogli quest’illusione a volta)

massimebruttine109

E voi, siete mai state gatte morte?!? Io non ci sono mai riuscita…Miao! ;)



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