di Roberto Bertellino
La sentenza precisa che “Alla Corte Federale è precluso l’esame di questioni afferenti al merito”. Tradotto, la stessa Corte ha valutato la legittimità delle decisioni precedentemente prese dalla Caf senza entrare nel merito di eventuali nuovi elementi. E tali elementi c’erano, vedi la fideiussione a garanzia dell’esposizione economica inerente il prossimo campionato, le liberatorie delle atlete a testimonianza del sanarsi delle posizioni debitorie nei loro confronti. Tutto ciò è stato fatto in ritardo, ben oltre il 28 giugno, e di qui la decisione di respingere il ricorso in oggetto.
In un momento nel quale tutto lo sport italiano versa in grave crisi riteniamo che se, anche in ritardo, una situazione è stata sanata, per il bene dell’intero movimento si dovrebbe soprassedere e, valutata anche nel merito il mutato quadro, consentire ad una società di punta, come il Chieri Torino Volley, ha dimostrato di essere, di competere regolarmente nella massima serie. Forse la Federvolley, in questo caso, dovrebbe essere meno rigida. L’intenzione della dirigenza è in ogni caso quella di “non mollare ancora”. Si potrebbe arrivare al tie-break del quinto set, sperando che risulti vincente.
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