Dinosauri, dinosauri e ancora dinosauri! Dateci i dinosauri! Quando si parla di dinosauri, io torno bambino, non capisco più niente. Da piccolo non volevo fare l’astronauta o il poliziotto o il pompiere (trova l’intruso parlando della sentenza Diaz di oggi…): volevo fare il paleontologo.
Io volevo studiare i fossili veri, e non ritrovarmi davanti alla tv a sentire Spending Review approvate da fossili viventi per un paese che presto vedrà la sua fine ma non a causa di un meteorite.
Quello che oggi non si è capito è che i Dinosauri ci hanno lasciato importanti lezioni di vita e di stile su come condurre l’esistenza quotidiana nella giungla giurassica nella quale ogni giorno ci svegliamo.
La prima lezione è sullo Stegosauro. A chi non piace lo stegosauro? Era un erbivoro, uno dei buoni.
Lo stegosauro è un tipo che impressiona. Se lo incontrate in giro non sottovalutatelo! Il collo è bello lungo, e lungo la regione dorsale esterna presenta una serie di placche ossee alte fino a un metro.
Queste placche nelle quali affluivano molti vasi sanguigni fungevano probabilmente come termoregolatori. Lo stegosauro, se attaccato, poteva far assumere loro un colore tale da scoraggiare gli attaccanti, bé almeno quelli più impressionabili s’intende, evitando così lo scontro e salvandosi la pelle, anzi la pellaccia.
Direte che era un tipo tranquillo tutto sommato. Errore! Come insegna il filosofo Bud Spencer “Non c’è cattivo più cattivo di un buono, quando un buono diventa cattivo!”
Sulla coda dello stegosauro (denominata “thagomizer”) ci sono ben quattro aculei, pronti a essere utilizzati come una vera e propria mazza ferrata. Se il tipetto si incazzava…occhio alla coda!
E poi sembra che possedesse addirittura due cervelli: in realtà questo è più un mito. Il suo cervello era grande tanto quanto una noce, e il secondo non era un vero e proprio cervello ma semplicemente un ganglio nervoso posto in corrispondenza del bacino. Sembra che le femmine di stegosauro dicessero che spesso loro, i maschi, non ragionassero con la testa! Bé mica è colpa loro se la natura li aveva forniti di un cervello proprio in quella zona!
Lezioni di vita desunte da tutto ciò: un tipo anche se buono, anche quando sembra che si limiti alla minacce, può essere pericoloso e possedere un thagomizer da qualche parte. In seconda battuta, a volte è sufficiente apparire intelligenti e non per forza esserlo. Ma ci vuole comunque un minimo di intelligenza per giocarsi questa carta!
Ah, e ricordate non fate incazzare uno stegosauro.
Ci vediamo alla prossima lezione di paleovita! C’è un dinosauro dentro ognuno di voi: scoprite quale e diventatelo.
E ora tutti insieme l’inno di fine lezione: tada ta ta tata daaaaaa tadaaa taaata….