La scorsa settimana abbiamo visto come i blog siano stati penalizzati da Google e i suoi nuovi algoritmi.
Tranquilli, non voglio certo ripetermi. Quello di cui ho intenzione di parlare oggi è di come, nel vostro piccolo (e anche nel mio) possiamo aiutare i blogger come il sottoscritto a comprendere meglio le sfumature del proprio operato.
Se vi chiedessi qual è il primo segno che dimostra il buon andamento di un blog, cosa rispondereste?
I commenti?
Le statistiche?
Be’, sì, tutto vero. Ma da soli non bastano, anche perché in un caso si tratta di numeri, inficiati da decine di variabili differenti, e nell’altro si può ammettere senza troppi problemi che i commenti, a volte, risultano un pessimo specchio per l’andamento di un blog.
Così si cercano altri metodi, altre vie, tutto per scoprire se il nostro articolo sulla riproduzione dei lama è piaciuto o meno.

Lo trovate in alto, proprio sotto al titolo, se per caso non ve ne siate accorti.
Ecco, quello credo sia un buon metodo per avere un’idea di quanto i post siano interessanti, e su quali strade puntare per il futuro.
Ma in quanti votano?
Pochi. Pochissimi, in realtà, quando basterebbe un semplice clic e ci si toglie il pensiero.
Stesso problema con il “mi piace” a fondo post. Questo un po’ più complesso visto che necessita di registrazione, ma stranamente ottiene più riscontri quello delle stelline.
Chissà perché, poi…

Un indice di gradimento è posizionato anche nei commenti, sotto forma di pollice in su o giù, a seconda se il commento in questione si rivela interessante, stupido a assolutamente inutile.
Qui siamo dalle parti del Sahara, nel senso che credo sia capitato una o due volte in tutto di vedere votazioni in più da quelle che faccio io.
Eh già, perché io voto ogni commento che mi fate.
Lo considero giusto: voi passate, dite la vostra, e io vi ringrazio con un bel pollice alto!
Semplice, no?
E potrei andare avanti, nominando il +1 di Google, il “mi piace” di facebook, e così via (tutta roba che nei miei articoli potete trovare con poca difficoltà), ma poi mi chiedo se servirebbe. Non sto cercando di elemosinare feedback, anche se sarebbero graditi, sto solo cercando di farvi notare che quello che ad una prima occhiata può sembrare inutile e un semplice addobbo del blog, in realtà è uno strumento importante e quasi essenziale per chi vuole fare del suo blog un luogo sempre interessante, vivo e non fermo su convinzioni errate.

Perché il blogger decide, in fondo il blog è casa sua, ma questo non vieta di andare incontro ai lettori, che sono la fondamentale inevitabile di spazi come questo.
Quindi, la prossima volta che vi viene da pensare di aver letto un buon articolo, fatelo sapere al vostro blogger di fiducia. Vedrete che saprà ricompensare il vostro tempo e la vostra disponibilità.