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V.S.Gaudio: 'A triòffa du rïarmune, 2-3

Creato il 26 giugno 2012 da Vsgaudio @vuessegaudio
V.S.Gaudio: 'A triòffa du rïarmune, 2-3
2.
per bucare l’acqua, il corpo morbido e pieno guardandoti dietrola nuca, le spalle, che si è piantato e non può toccarsie tra terra, erba e legno e questa luce che sa di vetrola piega del podice dentro i jeans che sai portare tra membrae giunture, e picciune ‘mpracchjatu, l’occhio non è sdraiatoin superficie ma è lo sguardo che schipiciu come l’eclitticasale lungo il tuo petto che ha mântici enormi e limiti caldicome una notte d’amore du marcǔne che dura sicura e dolcesino all’alba cu rusticu docile e gruossu nella fessuradel giorno che abbraccia e ha tenera e madida la carne
3.se la cavalcata con cui enumero e scandisco tutto il tuo corpoè una linea sottile e obliqua che non ha più la linearità dell’ovviocome potrei sborrarti sul muso se il tuo viso collimasse in pienocon l’orizzonte dello sguardo, più rendo profondo il verde della camiciae più morbido il colore dei jeans e più avanza l’Heimlichcome se quell’Angelus meridiano della Spaccusa fosse statoinvece lungo e largo come quello del vespro, né si può dire chesia stato il vento a gettare i colori cadendo con il sole indorandoi deltoidi e i pallanti con la sera, gonfia di pieghe e del tuo bucopiù stretto, scivoloso e solido che si inarca ed è perciò resopiù sottile alla base e abitabile


V.S.Gaudio: 'A triòffa du rïarmune, 2-3V.S.Gaudio: 'A triòffa du rïarmune, 2-3Leggi anche: trioffa-du-riarmune-1 

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