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V.S.Gaudio • 'A triòffa du rïarmune, 6-7

Creato il 21 agosto 2012 da Vsgaudio @vuessegaudio

V.S.Gaudio •  'A triòffa du rïarmune, 6-7
V.S.Gaudio •  'A triòffa du rïarmune, 6-7


6.è l’accento dell’ombra, che  quasi non c’è in quel solemeridiano di settembre, ma che è questo significantedi deplezione che si insinua e turba la tua iconicitàpregna  di un peso la cui lentezza è come il pratoche seppur pieno dei cumuli di merda delle vacchestringeva tutt’intorno come un momento di trasparenzafuori da questo paesaggio dove peraltro l’Unheimlich s’addensac’è ‘u pilu ‘mpracchjatu menz’u culu ‘nsitatu ca vene pi ddi cchiùe di già schiocca sotto le dita con un odore di fica oqualsiasi oggetto illuminato non si vede mai per interodel suo vero colore perché infinite sono le variazioni prodottesu di esso dal colore della luce incidente e dai riflessicolorati delle ombre degli oggetti vicini tanto che se premosul verde della camicia un po’ la linea che lo contieneè come l’erba tagliata o il sapore du rusticu int’a tufèraca allippa pilu, picciune, parole e gemiti


7.la linea azzurra dell’inguine e l’anamorfosi del baglioreainico che attraversa dal podice al gomito il verde cheper come geme è più bagnata del legno che ti tieneseparano erba e pelle o luce e bocca o rumore balzantee cazzo intanto che tra vrigliozza e mantici entri drittanello sguardo non c’è il vento troppo largo, nemmenolungo, perché è tutto sospeso sul legno che ha saporedi lampo poiché passa molto vicino il suono che scendeper la montagna né parole, né musica, né consuetudini,né discorsi, ozia con me sull’erba, apriti la camicia verdee prima che l’estate se ne vada verso l’equinoziolibera a rarica ‘i Parrott affinché io possa richiamareogni cosa se lo desidero mani e dita che vannonel senso degli occhi e risalgono a stringere u’ rïarmuneche è di triòffa e di wenza toga tra i tuoi mânticiche han dovuto colmare un golfo per come fannocrescenti distese d’acqua e di terra, di erba e di legno,di cielo e di sperma, da cui il tempo non so se passalungo la schiena o sotto il tuo ventre tanto che tuttosi rovescia al punto che piegata sul palo con i jeanscalati t’impracchjo u minchiunu gruossu asupa i  bballuselli ‘i sita parruttijanne wenza ‘i sburrazzaca t’infrasca supa e suttu finu a ca prima ca ‘u tiempucumincia am’brunija’ mani e bocca non bastanoper fermare l’uragano che hai scatenato
V.S.Gaudio •  'A triòffa du rïarmune, 6-7[In ammašcânte:"La carne del mondo"]$Leggi anche:Ftrioffa-du-riarmune-4-5V.S.Gaudio •  'A triòffa du rïarmune, 6-7

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