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V.S.Gaudio ● La Stimmung con W.G.Sebald sull'anello di Saturno di Thomas Browne

Creato il 22 novembre 2012 da Vsgaudio @vuessegaudio
V.S.Gaudio ● La Stimmung con W.G.Sebald sull'anello di Saturno di Thomas Browne
Nell’anniversario di gaudia 2.0ripubblichiamo il primo post del 22 novembre 2011: Sandra Alexis Baldanders nella Stimmung di V.S.Gaudio con W.G.Sebald

V.S.GaudioIl passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanderse la falciatura della liquiriziaLa Stimmung con W.G. Sebald sull’anello di Saturno di Thomas Browne
u1.Forse è la linea isomorfa dello schema a quinconceche c’è nell’andatura di Sandra Alexis[1]che non è certo una formazione cristallina, forse una stellal’ammasso stellare delle Iadi, che c’è nel suo passoquando viene costruito utilizzando i vertici di un quadrilateroregolare e il punto in cui si intersecano le sue diagonalicome la spina dorsale degli uccelli e dei pescio che è nelle tracce dei quadrupedi che si muovono incrociando i passinella configurazione assunta dai corpi delle farfalle, dei bachi da setae delle falene, nella radice della felce acquaticanel disco del girasolenella pigna dei pini a ombrelloil passo a quinconce di Sandra Alexis è nelle piramidi egizieo nella spaziatura degli alberi di melograno e dei giglinel giardino di Re Salomonequando ho letto tutto questo di Thomas Browne[2]e ho visto l’invisibilità e l’inafferrabilità di ciò che ci fa muovere,ed è rimasto lo stesso un enigmaallora Sandra Alexis da dove è venuta in mongolfierafluttuante senza gravità in mezzo alle montagne di nuvoleo i teli ondeggianti che si aprivano e io guardavo fuorioltre piazza Castello incontro alle remote lontananze color indacoe verso il basso dove, lungo via Roma, o dall’altro latoda piazza Solferino, verso Sud, inestricabile e nera,intuivo la presenza della Terrae in alto incollato sulla volta celeste quel quinconcecosa c’è nel passo delle Iadi di Sandra Alexisminuscoli punti d’oro, stelle in via Miccaerano disseminate in un deserto di solitudinee io che poeta ero se nel mio studio non ho maitenuto un tarabuso per scoprire com’è che nasceil richiamo, unico in tutta la natura e simile ai tonipiù bassi del fagotto, che deve essere questo che c’eranel passo di Sandra Alexis, il richiamo del tarabusounico in tutta la natura e simile ai toni più bassi del fagotto,che ho udito in quel mezzogiorno di fine novembrein via Micca dentro il quinconce che si costruiscenella Cittadella di Torino, dove nulla è destinato a durarela storia di quella traiettoria della contorsionista chedopo aver toccato lo zenit volse alle tenebre come disseThomas Browne nella sua scienza che prevede la scomparsanell’oscurità e che non è un arco la storia di un individuo o diuna collettività o del mondo interoe disse che Baldanders si presenta come una statua di pietradistesa in mezzo al bosco o che cammina in via Micca a Torinodinanzi al poeta e non ha l’aspetto di un antico eroeteutonico e non indossa un’uniforme da soldato romanoBaldanders che era una grande quercia, una scrofa, un mucchiodi letame in un prato di trifoglio, in via Micca e giù lungo piazzaSolferino, un fiore bianco o un albero di gelso,un tappeto di seta tanto che accadde quello che disse Thomas Brownenulla è destinato a durare e Sandra Alexis Baldanderssparì nell’oppio del tempo dentro un soleautunnale che annunciava già come la luce sarebbe svanitanella cenere, che presto quell’immagine di ora in oraper come il tempo invecchia, ci fosse stato almeno un obeliscoo un arco trionfale, una piramide lungo i verticidi quel quadrilatero o nel punto in cui si intersecanole sue diagonali, lei si è persa nell’ammasso stellare delle Iadiche era nel suo cosmogramma il punto in cui Mercuriole garantiva il diritto alla memoria del poeta e forse a spariresenza lasciare traccia come il seme del papavero che germogliaovunque ed è come quell’arco temporale di maggio in cui la distesa dei papaveri sul dorso del ballast ferroviarioscende inaspettatamente su di noi come se fosse il passodi Sandra Alexis, e allora non desideriamo altro ormaiche essere dimenticati tanto che quell’assolutezza anonimadella sua andatura a bolina stretta così ripida[3] non è piùcome il bicchiere integro e dal vetro così limpido, comeappena soffiato, del cardinale Farnese, che sta nel “Musaeum Clausum” di Thomas Browne, diagonalità del passo dentro la pietra di Saturnopesante quadratura quant’altra maie perciò indistruttibile fantasmasegreto e dubbio che risparmiati dallo scorrere del temposaranno sempre la pietra levigata della melanconialungo il passo a quinconce in via Miccafino a che trasmigri nell’albero di gelsoche ho smesso di potare e attorno al qualenella luna calante di agosto ho evitato accuratamentedi falciare la liquirizia[4]
u2.Sandra Alexis , come la falena del baco da seta, è come una farfalla notturna, la falena dell’ermellino, Harpya vinulala farfalla cobra, o Bombyx atlas, la monaca, Liparis monacha,la farfalla di Elvas , Saturnia Elvas o Saturnia do Forte de Santa Luzia,che vive sugli alberi di gelso biancoe attorno c’è liquirizia che, quando venne in tournée in ItaliaJoan as Police Woman, decantò una nota marca di caramelletanto che il poeta le additò quella pastigliata da Amarelli[5]in Calabria e lei quando cantò Forever and a year mi fece pensareche nel corso della sua breve vita che dura dalle sei alle sette settimane va quattro volte in letargo e a ogni fase, lasciato il vecchio involucro,si risveglia in uno nuovo e diventa il baco da setasempre più bianco, più liscio, più grande e dunque più bello,così disse W.G. Sebald[6] e raggiunge quindi la trasparenzadel fantasma, e allora smette di mangiare, gira attorno senza posa come l’oggetto a al meridiano del poeta cerca di arrampicarsi in alto e punta al cielo finché non ha trovato il posto giusto per poter filare il bozzolodell’analemma esponenziale che ricava dai succhi resinosisecreti al suo interno, immagine speculare al girare senza posadell’oggetto a del poeta attorno al meridiano di Sandra Alexische tra i vertici della losanga di Lacan[7]e le sue diagonali passa dall’albero di melogranoall’albero di gelso, dall’albero di fico all’alberodi pruno abbattuto lungo uno schema a quinconcecome se da lì nascesse il richiamo del tarabusounico in tutta la natura e simile ai toni più bassidel fagotto e non da via Micca a Torino a finenovembre dell’80 che è il tarabuso Baldanders,la grande quercia che c’è qui nel bosco racchiusoin un reticolato a quinconce in cui tengono la scrofa di Sibari allevata a salsiccia arrostita e non hal’aspetto di un antico eroe teutonico,Baldanders è Sandra Alexis ectomorfa longilinea[8]che non è passata sotto gli archi trionfali, le piramidie gli obelischi ma come un baco da seta è riuscitaa farsi seta, oggetto a del poeta fino a che il semedel papavero che germoglia ovunque nella terzadecade di maggio scendesse così rosso su di noia porre il desiderio ulteriore di essere finalmente dimenticati
u3.ed è sorprendente che si sia conservata così a lungosenza subire alcun danno al meridiano del poetaa 106° dal punto che ascende ad estdove sono passati gli aratri e le guerre,mentre crollavano e si sbriciolavano dimore,storie e palazzi imponenti, e torri che un tempoavevano lambito le nuvole,dentro il “Musaeum Clausum” del poeta i jeans di Sandra Alexis;gli stivali scalcagnati di Baldanders; “Astra” n.12 del 1980;il reperto calligrafico di Baldanders sulla quarta di copertinadella rivista del “Corriere della Sera” che contienel’indicazione del luogo di nascita a Elvas in Portogallo;il biglietto del tram da piazza Solferino al Parco in cui sostavain quel novembre 1980 il Circo Orfei a Torino;uno stolone di liquirizia ; la lettera del Conservador do Registo Civil de Elvas in cui è dichiaratoche Baldanders non è nata né nell’anno indicato né prima e né dopo in quella città di frontiera (di origine romana e che fu fortezza araba)del distretto di Portalegre nella provincia del Norte Alentejano;un disegno a matita del percorso fatto da Sandra Alexisda via Micca a piazza Solferino in cui va col passo a quinconce di bolina stretta a 30°tanto che per i 180° dell’angolo piatto dell’orizzontec’è la differenza dei 150° dell’aspetto del quinconce;una foto-dipinto di Jan Saudek che raffigura il podice nudo,che va dinanzi al poeta, di una modella che ha la morfologiaspecchio dell’immagine ferma dell’allure di Sandra Alexisfattasi oggetto a ; gli appunti sulla correlazione tra i tipimorfologici, le leggi di Delsarte e la teoria dello spazio di Laban;i Regolatori di intensità e le Forme di Feuillet connessicon i tipi psicologici composti secondo la caratterologia francese;un grafico con l’isotopia dell’ andatura tra vela, equitazione e morfologia di Sheldon; il cosmogramma di Sandra Alexis; la losanga di Lacan proiettata sulla foto di Saudek e disposta sul reticolato Aquino, consigliato per la navigazione astronomica anche dal “Manuale dell’Ufficiale di rotta” dell’Istituto Idrografico,che ha nei punti base del quinconce i connettori sintematici del suo passo;un “roteiro” del centro histórico a quinconce di Elvas;una guida in tre percorsi attorno ad Elvas, dalle imponenti fortezze di Santa Luzia e della Graça, lungo il rio Guadiana, che gli arabi chiamavano “Uádia Ana”, e di villaggio in villaggiodal Barragem do Caia all’Aqueduto da Amoreira;una piantina del Museo Militare al Forte di Santa Luziache ricorda la losanga di Lacan con lati di 150 metri, tanti quanti sono i gradi dell’aspetto di quinconce; una foto di Deborah Kara Unger, l’attrice di “The Hurricane” e “Crash”,nata lo stesso giorno della contorsionista; una foto di Natasha Richardson, l’attrice di “Nell” e “Asylum”figlia di Vanessa Redgrave, nata un giorno prima

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Natasha Richardson:
 l'anello o la pietra di Saturno
sulla cuspide della casa V

e colpita dalla pietra di Saturno il 18 marzo 2009: tutti oggetti contenuti, ogni qual volta quell’”Astra” salta fuori,nel quinconce della sua maneira de andar che, adesso lo sappiamo,è la vera pietra di Saturno, la paura che il nostro esserevada incontro a una fine senza speranza alcunae che con Browne abbiamo conservato le traccedi quella misteriosa attitudine alla trasmigrazioneche ha un oggetto qualsiasi quando passa con l’oggetto adel poeta al suo meridiano, e fugge all’annichilimentofacendosi analemma esponenziale di quel passaggiofino a che all’improvviso diventa ceneresenza che si abbia il tempo di capirese la pira funebre fosse davverocomposta di alberi sempreverdie quel pezzo di tacco degli stivali di Baldanderscosa starà dunque a significare?

[1] Cfr. V.S.Gaudio, La Maneira de Andar di Sandra Alexis. Estetica e teoria dell’andatura, “Lunarionuovo”, nuova serie n.15, aprile 2006.[2] Cfr. W.G. Sebald, Gli anelli di Saturno[© 1995], trad. it. Adelphi, Milano 2010: ci si riferisce alla Parte Prima, dalle peripezie del teschio di Thomas Browne al Quinconce agli Esseri leggendari.[3]“Sandra Alexis ha dunque la Leggerezza Laterale e la Lentezza dell’Avanti dell’Andatura Allascata ma sta andando di bolina stretta, che, invece, si ha quando la poppa riceve il vento con un angolo di circa 30°: stringe al massimo il vento, navigando e va al trotto, cavalcando(…).Basta per farne la figura che interpreti i jeans come pura percezione sensitiva alla Hume?”: V.S.Gaudio, loc.cit., pag.10:4.L’aura di Sandra Alexis nell’andatura leggera-laterale che sta andando di bolina stretta.[4] Come a preservarne l’uso per i catarri di petto e le infiammazioni della mucosa faringea, cosicché il richiamo di Tarabuso-Baldanders non abbia incrinature nei toni più bassi e più maceranti.[5]http://www.ilpost.it/joanaspolicewoman/2011/07/21/torino/comment-page-1/#comment-576 Cfr. W.G. Sebald, op. cit.: Parte Decima.7 Tra l’immagine, il desiderio, la traccia e l’Altro con il punto dell’intreccio delle diagonali che è l’angoscia(-φ).8 L’orientamento Diagonale e l’estensione del movimento Altissima e Verticale sono alla base del potenziale grado di attrazione dell’andatura del tipo longilineo ectomorfo[cfr. 3.L’accento spaziale della maneira de andar di Sandra Alexis e i Regolatori di Intensità dell’andatura, in: V.S.Gaudio, loc.cit.:pag. 9]; fosse stata Sandra Alexis una normolinea mesomorfa, l’estensione del movimento avrebbe dovuto essere Bilaterale, ma per avere, la stessa, una direzione Diagonale , dei 4 Regolatori di Intensità, sarebbero quelli della Forza(debole/forte) e dello Spazio(Largo/Stretto) adover essere regolati verso il + per poter dare un punctum attrattivo a questo soggetto morfologico. Nel testo pubblicato in “Lunarionuovo”,non abbiamo considerato i 4 tipi di Forma dell’andatura: Sandra Alexis con il passo a quinconce ne attuava due. Quello a forma “aperta”, il 4, e quello a forma “diritta”, l’1. Le altre due Forme di Feuillet sono: 3, “rotonda”(o “circolare”), e 2, “ondulata”(o “serpentina”).
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uLa foto di Deborah Kara Unger nel Musaeum Clausum del poeta: nata lo stesso giorno della contorsionista del “Circo Orfei”, è in lei che è trasmigrato il Baldanders e ha dunque anche lei il passo a quinconce, adagio non-emotivo, non-attivo, primario con la diagonalità e l’inclinazione ripida che le darebbe un’ estensione alta del movimento?u

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un'altra foto di Deborah Kara Unger, l’attrice di “The Hurricane” e “Crash”,nata lo stesso giorno della contorsionista(da una bozza
di cover per Aurélia Steiner 2 di V.S.Gaudio


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"Baldanders è Sandra Alexis ectomorfa longilinea[8]che non è passata sotto gli archi trionfali, le piramidie gli obelischi ma come un baco da seta è riuscitaa farsi seta, oggetto a del poeta fino a che il semedel papavero che germoglia ovunque nella terzadecade di maggio scendesse così rosso su di noia porre il desiderio ulteriore di essere finalmente dimenticati"
® La Stimmung con W.G.Sebald è anche in “Il limite di Schönberg”, la rubrica di Alessandro & V.S.Gaudio, in “Lunarionuovo” n.45, novembre 2011: →http://www.lunarionuovo.it/?p=302 .
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Il cosmogramma del Dies Natalis di gaudia 2.0
nel passaggio del Sole al meridiano nella notte tra
il 21 e il 22 novembre 2011

 

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