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Vuoi fare il pasticcere? LASCIA STARE!

Da Pausagolosa @pausagolosa

Pastry-Chef-Job-Description-ImageStavo vedendo tra le statistiche che uno dei post più letti e commentati insieme al ciambellone è quello sulla mia pessima esperienza nel reinventarmi  in pasticceria Se potessi fare il pasticcere. Sapete perché le cose mi sono andate male? Non ho dato retta al mio istinto, ma mi sono fatta influenzare da 4 scemi che fanno orientamento al Comune di Roma e sapevano che il lavoro non c’era affatto per chi è adulto e vuole reinventarsi. Mi sono illusa e ho pensato che il mercato potesse offrirmi chissà quali splendide possibilità. E poi attenzione io avevo già lavorato in cucina, quindi non ero priva di esperienza e manualità.

Tenete a mente che quando dopo tanti anni di lavoro (10 o 20 30 anni in un determinato settore ) improvvisamente vi licenziano o volete cambiare, non sempre i vostri desideri/sogni si realizzeranno e sapete perché? Abitate in Italia, il paese delle non opportunità e delle prese per il culo, delle truffe, della vendita di sogni a buon mercato che appoggiano anche le strutture di orientamento al lavoro statale/comunale. Tira un casino la formazione in questo periodo, in ogni settore e poi cosa crea? DISOCCUPAZIONE NERA, gente insoddisfatta e rabbiosa che non troverà lavoro ma avrà speso una marea di soldi in CAZZATE.

Quando vedete in TV quei programmi  tipo Masterchef o Bake off dove ci sono bravissimi cuochi/pasticceri che vengo giudicati da persone ormai arrivate, avete visto da voi che sono vere e proprie truffe legalizzate (vedi Striscia la Notizia che ha svelato lo schifo di Masterchef) che promuovono chef professionisti che fanno passare per dilettanti.

Forse è più genuino, vero ed onesto Chef Rubio (io l’adoro) che propone la sua persona, sia come cuoco che personaggio e da non trascurare, ci fa venire l’acquolina ogni volta che vediamo una sua puntata.

Reinvetarsi un mestiere a 40 anni non è impresa semplice, mettetevi in testa che se volete fare il pasticcere dovete fare tanta gavetta non retribuita – per anni, non per un giorno – se siete grandi di età non vi prendono, ci sono pregiudizi verso le donne e le persone che hanno dai 30 anni in su. Se siete piccoli vi prendono a calci in culo e vi trattano da schiavi, poi se sei extracomunitario pure peggio . Non mi fate incazzare che ci rubano il lavoro, perché se avessi avuto uno di quei cellulari che riprendono tutto anni fa, vi sareste incazzati come me a vedere gente trattata veramente di merda,  solo perché viene dal Bangladesh o dall’Afghanistan e sai che deve mangiare e dormire. E tutto ciò l’ASL di Roma lo sa, perché quando manda i controlli, fanno finta di non vedere. Non vedono nemmeno i frigoriferi zozzi luridi dove viene conservata la panna che poi mangerete sul bignè.

Siete ancora conviti di voler fare una cosa che non vi porterà da nessuna parte in questo preciso momento storico dell’Italia? Ricordatevi che non si diventa un bravo pasticcere dopo 1 settimana o 1 mese di corso. Bisogna fare tanta e tanta gavetta anche non retribuita per avere il titolo di pasticcere e conoscere a menadito il mestiero ed avere l’opportunità futura di lavorare. I rapporti di lavoro non si basano sulla buona volontà, ma sull’abilità e la competenza reale.

Ah, non siete convinti? Credete vi tratteranno con distacco e freddezza come a Bak off, dopo aver fatto i creativi? SBAGLIATO, sbagliato belli. C’è da farsi un culo grosso come una casa. Svegliarsi alle 3 di mattina e smontare a mezzogiorno  se va bene. Stare in piedi e sentire le gambe che ti chiedono pietà – mentre stramaledici il giorno che hai deciso di reinventarti  , non essere pagati e se lo fanno ti danno due soldi e sembrano ti stiano facendo un piacere. Devi andare veloce e se sei stanco o stai male è probabile che ti dicano di non ritornare il giorno dopo.  Magari lavori con un capo pasticcere – come avrei dovuto fare io  – che posa la sigaretta sul bancone e si scaccola, per poi mettere le mani nell’impasto. E’ una pasticceria nota di Testaccio, ha una bella vetrina piena di dolci, non ci comprerei una pasta nemmeno morta.

Volete ancora lasciare il posto di lavoro fisso o a tempo determinato che vi rompe tanto i coglioni in ufficio? Ecco datemi retta, mandate giù e limitatevi a fare due/tre crostate ogni tanto per gli amici e fate finta di essere dei grandi pasticceri. Il capo ufficio forse sarà uno stronzo, lo capisco, ma tenete duro.  Quelli che sono diventati grandi, bravi e famosi (Montersino, Igino Massari, De Riso etc) sono partiti che avevano 17/18 anni,  in altre epoche, uscivano dalla Cast alimenti o dall’alberghiero, ed hanno fatto tanta gavetta. Alcuni di loro hanno scelto di andare all’estero a lavorare e perfezionarsi – fatto benissimo – perché con un mestiere del genere, rimanere in Italia hai una sola possibilità e non è detto che ti vada bene: aprirsi una attività autonoma. Quindi per carità, datemi retta e non ve lo dico per gettarvi il pessimismo addosso, ma solo per mettervi in guardia da questi truffatori della TV e dei corsi che illudono che si possa cambiare vita. Il mercato dei dolci non c’è, e se c’è è fatto di semilavorati non di tortine fatte in casa , idem per il cake design che fa spendere una marea di soldi e poi si scopre che gli italiani buttano la metà del dolce – la pasta di zucchero –  Avete mai assaggiato il sapore disgustoso di quella crema al burro e di quegli impasti così pesanti?

Se avete tra i 30/40 anni e pensate di cambiare mestiere e vi volete inserire in ambito pasticceria: LASCIATE STARE, e limitatevi a farlo rimanere un hobby.  Non siamo in un momento economicamente fertile per attivare cambiamenti che possono rivelarsi dannosi, deleteri e farvi buttare dalla finestra migliaia di euro!

I reality sono tali in TV non nella vita reale.

State sempre in campana…

Evviva Chef Rubio!


Archiviato in:Dolci Tagged: Chef Rubio, corso pasticceria, cuochi, extracomunitari, lavoro in pasticceria, lavoro nero, pasta zucchero, pasticcere lavoro, pasticceria, unti e bisunti, Voglio fare il pasticcere

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