Waitie noise

Mi perdoni Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge se mi approprio così del suo nomignolo per parlar di scuola, ma era giusto per dirvi che qui, alla fine dei conti, sono dieci anni anni che si passa l'estate in attesa. Mica tanto dolce, tra l'altro. Già, perché prima era il bando di concorso per la SSIS, poi le chiamate dalle scuole, poi le supplenze dal Provveditorato, poi l'immissione in ruolo. E una volta col sedere al caldo su una cattedra, la vita ti fa uno scherzetto portandoti a chilometri da casa, e sei lì ancora ad attendere le benedette assegnazioni provvisorie. Che poi la burocrazia scolastica non è che ti dia una mano, anzi, ogni anno è peggio: nell'anno di grazia 2003 ebbi il mio primo incarico annuale alla fine di luglio, il che voleva dire che trasferimenti, inserimenti in ruolo, utilizzi e assegnazioni erano già stati fatti; poi, per un bel po' di anni, il tutto slittò a settembre, un paio di volte anche a lezioni già iniziate; l'anno scorso di questi tempi avevo tra le mani documentazione, codici e codicilli, quest'anno, non si vede neanche l'ombra di un modulo né di una scadenza. Tra l'altro, in confidenza, io pensavo di essermela fatta, un pochino di esperienza in queste cose, e quindi mi ero anche organizzata con voli e prenotazioni usando un po' il mio collaudato spannometro sui tempi ministeriali. E invece no, Mariastella riesce sempre e comunque a sorprendermi e quindi credo che settimana prossima mi troverò a salire sulla scaletta dell'aereo con giusto un filo d'ansia, perché per quanto il pensiero che il Ministero ritardatario poi comprima all'inverosimile i tempi di consegna delle domande possa essere peregrino, la pulce ha fatto il suo bel nido caldo nel mio padiglione auricolare. Fumassi, una sigarettina ci starebbe proprio bene, per ingannare l'attesa.