Wall Street fa tornare la fiducia nell’azionario
Vola Telecom Italia con il nuovo “padrone” francese. Bene il comparto del lusso e quello bancario, con l’eccezione di MPS. Crolla Saipem.
Dopo aver visto l’inferno ed essere sceso sotto quota 22.000 punti il nostro indice di riferimento si è ripreso ed, aiutato da Wall Street, ha avuto una seconda parte di seduta decisamente brillante andando a chiudere sul massimo di giornata e tirando così un bel sospiro di sollievo.
Molto bene anche Francoforte, il cui indice di riferimento, il Dax30 (+1,1%) sta lottando per rimanere aggrappato a quota 11.000 punti. Molto più contenuti i rialzi di Londra (+0,4%) e Parigi (+0,3%).
Probabilmente la vicenda greca potrebbe avere sviluppi positivi (si fa per dire), in ogni caso occorre rimanere molto prudenti, o comunque saper gestire, con relativa tranquillità, un periodo di volatilità che al momento non accenna a diminuire.
Il nostro Ftse Mib (+1,06%) non ha avuto un comparto trainante, è andato bene il settore del lusso, con Salvatore Ferragamo (+2,14%), Yoox (+1,78%) e Moncler (+1,70%) in evidenza.
In vetta alla graduatoria odierna delle performances troviamo però Telecom Italia (+4,05%) dopo che, almeno sembra quasi ufficiale, entrerà come azionista di riferimento, al posto della spagnola Telefonica, la francese Vivendi con il 15% del capitale (insomma, Spagna o Francia purché arrivi la mancia).
E’ arrivato il rimbalzo anche di Atlantia (+2,09%) che ha assoluta necessità di consolidare perlomeno le attuali quotazioni.
Un grosso contributo alla performance del nostro indice principale è arrivato da Enel (+2,04%) e Prysmian (+1,89%).
Ed a questo punto troviamo il miglior titolo di giornata del comparto bancario, si tratta della solita BpM (+1,77%) che continua a rimanere nel range 0,90/0,95 euro ormai da alcuni mesi.
Segnaliamo infine il terzo rialzo consecutivo da parte di A2A (+1,73%) uno dei titoli più in salute dell’intero listino principale.
Sul fondo di nuovo Saipem (-5,00%) martoriato dal mercato su nuove voci di adc seccamente smentito dai portavoce dell’azienda.
Torna a scendere dopo due sedute che forse avevano illuso gli azionisti Banca MPS (-2,19%) a mio avviso, però il titolo potrebbe a questo punto aver visto i minimi assoluti.
E concludiamo citando anche il ribasso di Stmicroelectronics (-1,11%) che “si appoggia” al livello delle quotazioni medie dell’ultimo anno, ci siamo così avvicinati a quota 7 euro che potrebbe anche servire da trampolino di lancio.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro