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Wall Street in rosso

Da Pukos
Wall Street in rosso

DJ sotto quota 17.000 punti

Si salvano dalle vendite i bancari, male i petroliferi. Vendite su Exxon, Verizon e Coca Cola. Sul Nasdaq bene eBay, male Gilead Sciences.

Nell’ultima ora di contrattazione Wall Street riesce a limitare le perdite, ma la seduta ha confermato la difficoltà degli indici americani, in questo momento, di rimanere su quotazioni così elevate.

Il Dow Jones ha dovuto cedere quota 17.000 anche se rimane abbondantemente al di sopra della media degli ultimi 12 mesi, sono stati pochi i titoli che sono riusciti a salvarsi, ha ben performato il settore bancario che è andato nettamente in controtendenza, per il resto hanno prevalso le frecce rosse.

Per quanto riguarda lo S&P500, è fallito il tentativo di riprendere quota 2.000 punti, oggi l’indice di riferimento della Borsa di New York è stato quello più colpito dalle vendite, ma non è stata una sorpresa.

Un solo dato macro, ma importante, l’indice sulla fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan è salito a settembre a 84,6 punti, non si riscontrava un livello simile da 14 mesi. E’ aumentato particolarmente il sottoindice relativo alle aspettative, ed allora Wall Street, come capita da tempo, ha letto la notizia “al contrario”, gli investitori si spaventano per un possibile aumento dei tassi e quindi prevalgono i realizzi.

Non va poi sottovalutata la situazione geopolitica, le nuove sanzioni alla Russia e la nuova guerra fatta con i droni annunciata da Obama certamente hanno avuto un peso sull’odierna giornata.

Insomma non va dimenticato che a Wall Street siamo su livelli stratosferici ed anche se nella parte finale delle sedute assistiamo sempre a recuperi importanti, non si può negare che una certa “cura dimagrante” può anche essere salutare.

Dow Jones (-0,36%) ritocca nuovamente il massimo dell’anno Goldman Sachs (+1,20%), positiva anche JP Morgan (+0,45%) e completa il podio McDonald’s (+0,41%)

Senza soste i cali dei petroliferi, Exxon (-1,29%) dai massimi della fine di luglio ha perso oltre l’8%, continua a scendere anche Verizon (-1,24%), che torna alle quotazioni di maggio, quindi Coca Cola (-1,17%) deve consolidare i livelli raggiunti.

S&P500 (-0,60%) finalmente rimbalza eBay (+2,98%), torna nuovamente a salire Metlife (+1,39%) che precede Bank of New York Mellon (+1,35%)

Non poteva sfuggire alle prese di profitto Gilead Sciences (-2,57%), a seguire il comparto petrolifero: National-Oilwell (-2,24%), Schlumberger (-2,13%), Halliburton (-1,80%) ed Anadarko Petroleum (-1,80%).

Nasdaq (-0,53%) continua a recuperare posizioni Staples (+3,44%), torna su quotazioni che non vedeva da aprile Intuitive Surgical (+2,28%), quindi Check Point Software (+1,04%)

Perde subito quanto guadagnato alla vigilia Applied Materials (-2,75%), cali sensibili anche per Alexion Pharma (-2,53%) ed Illumina (-2,48%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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