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Wall Street in rosso, ma non è una disfatta

Da Pukos
Wall Street in rosso, ma non è una disfatta

Scende in particolare il Dow Jones

Si salvano i farmaceutici, a picco i minerari, male i bancari dopo la trimestrale di JPM. Sul Nasdaq record storico per Monster Beverage.

Il Beige Book ha riportato un po’ di sereno a New York, la seduta, cominciata male, stava nettamente peggiorando, quando, due ore prima della campanella, veniva reso noto il celebre rapporto della Federal Reserve.

Ovviamente non mancano motivi di preoccupazione, ma sostanzialmente il mercato ha reagito bene riscontrando anche aspetti positivi, come ad esempio la forte accelerazione nella vendita di automobili,  ed il progressivo miglioramento del comparto manifatturiero.

Non dimentichiamo però che il calo dei prezzi petroliferi ha influito, e non poco, in alcuni distretti, in particolare, come ovvio, nel Texas, ed anche le vendite nel periodo natalizio sono risultate inferiori alle attese un po’ dappertutto.

Insomma il mercato ha ritenuto che, in assenza di notizie particolarmente negative, i cali di questi ultimi giorni fossero “sufficienti”.

Non ci sono però nemmeno motivi per rallegrarsi soprattutto guardando il secondo ribasso consecutivo a doppia cifra, di Freeport McMoran forse il titolo più emblematico del momento, ossia la Compagnia mineraria per eccellenza.

Ed ha deluso anche la trimestrale di JP Morgan, un altro segnale preoccupante.

Insomma come sta andando questa economia mondiale? E’ in crisi solo l’Europa o anche altre aree del pianeta non stanno attraversando il loro miglior periodo. Ed ecco quindi che i dubbi fanno innalzare la volatilità.

Dow Jones (-1,06%) tornano a salire i farmaceutici ed in vetta ai rialzi odierni troviamo Merck (+0,72%), a seguire Unitedhealth (+0,25%) quindi Pfizer (+0,12%)

Sul fondo JP Morgan (-3,45%) dopo una trimestrale che non ha centrato le attese degli analisti, prese di profitto per quanto riguarda Wal-Mart (-3,02%) e quarto calo di fila per Goldman Sachs (-2,54%).

S&P500 (-0,58%) in vetta ancora un titolo biotech, si tratta di Gilead Sciences (+2,11%), alle sue spalle cerca di riprendersi Anadarko Petroleum (+2,04%) così come Apache Corp. (+1,83%)

Secondo crollo consecutivo per Freeport McMoran (-10,93%) che negli ultimi sei mesi ha perso oltre la metà della propria capitalizzazione di Borsa, impressionante! Torna a scendere Time Warner (-3,25%) quindi General Motors (-2,70%).

Nasdaq (-0,48%) per un solo centesimo, ma Monster Beverage (+4,09%) stabilisce il proprio nuovo record storico terminando su quota 117,74 dollari. Bene anche Intuitive Surgical (+2,63%) e Staples (+2,06%)

Non si ferma la caduta di Viacom (-6,65%), momento difficile anche per Tesla Motors (-5,66%) ed, a proposito di titoli in sofferenza, occorre rimarcare anche l’ennesimo ribasso per Discovery Comm. (-3,88%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro     


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