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Wall Street non partecipa alla festa

Da Pukos
Wall Street non partecipa alla festa

Prevalgono, seppur di poco, le vendite

Salgono Nike, Home Depot e P&G, mentre in calo troviamo Walt Disney ed i petroliferi. Sul Nasdaq vendite sul comparto biotech.

Sarà stato per l’apprezzamento del dollaro, mai così forte da quattordici mesi a questa parte, o forse per dati non esaltanti arrivati dal mercato del lavoro, fatto sta che Wall Street non ha seguito la scia delle Piazze europee e seppur di poco, conclude la seduta odierna con un segno meno.

Giornata molto movimentata, come era lecito attendersi, si cominciava con i dati sull’occupazione apparsi deboli, i posti di lavoro creati dal settore privato (204.000 unità) risultavano inferiori alle attese (220.000 unità), ed anche le prime richieste di sussidi alla disoccupazione (302.000 unità) superavano le previsioni degli economisti (298.000 unità).

A sorpresa, però, arrivava anche il calo del deficit commerciale causato da un livello record delle esportazioni a luglio.

L’indice ISM – non manifatturiero è salito poi a 59,6 punti, il livello più elevato dal 2005, quindi il settore dei servizi è in piena espansione. In seconda lettura, infine, la produttività del secondo trimestre è aumentata del 2,3% quindi un dato inferiore rispetto alla prima lettura (+2,5%).

Insomma non proprio tutto è andato male, ma certamente son state di più le delusioni, ed allora dopo una partenza sprint che portava il DJ a toccare quota 17.161,55 punti, nuovo massimo storico intraday, hanno cominciato a prevalere le vendite e l’indice più vecchio del mondo, pian piano, ha perso tutto il guadagno finendo in territorio negativo, il mini recupero finale è servito solo a limitare al minimo il calo.

Dow Jones (-0,05%) di nuovo ad un soffio dal proprio massimo storico Nike (+1,40%) termina in vetta alla classifica odierna, completano il podio il rimbalzo di Home Depot (+1,04%) e quello di Procter & Gamble (+0,97%)

Tira il fiato Walt Disney (-0,88%) e sono appesantiti dal nuovo calo del petrolio Chevron (-0,83%) ed Exxon (-0,76%).

S&P500 (-0,15%) gran rimbalzo per Walgreen (+3,72%), ma non è da meno Costco Wholesale (+3,13%) che arriva ad un soffio dai propri massimi storici stabiliti lo scorso novembre, continua il buon recupero Amazon (+2,05%) che torna sopra quota 345 dollari.

Storna Anadarko Petroleum (-2,66%), accentua la discesa in atto Devon Energy (-2,52%), ed arriva anche un calo fisiologico per il biotecnologico Gilead Sciences (-2,35%).

Nasdaq (-0,22%) gran balzo di Fastenal (+3,99%), quarto rialzo di fila per CA Inc (+1,95%), quindi nuovo massimo dell’anno per Nvidia Corp. (+1,78%) che torna a superare quota 20 dollari, non accadeva da oltre tre anni.

Il comparto che oggi ha subito i maggiori storni è chiaro visto che ad occupare le ultime tre posizioni della graduatoria odierna sono Regeneron Pharma (-2,71%), Biogen (-2,70%) e Alexion Pharma (-2,54%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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