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Wax olandese

Da Eleleo

Leggendo Internazionale di questo mese, ho trovato un articolo molto interessante sull’eleganza africana, scritto da una scrittrice senegalese per il quotidiano Liberation.

L’argomento dell’articolo sono i vestiti realizzati in Wax Olandese, e l’importanza che questi hanno per le donne africane; tutto ciò mi ha incuriosito e ho deciso di approfondire l’argomento, e, giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando eccovi un paio di foto:

Wax olandese

Wax olandese

In realtà il wax olandese non è altro che una tecnica di stampa a cera (wax in inglese) che assicura la solidità delle tinte e un apparente lavoro di artigianato.

Questo particolare tecnica  proviene dall’isola di Java, in Indonesia, e vennne industrializzata all’inizio del Novecento dall’industria olandese Vlisco; per ottenere un tessuto wax si usa la “stampa con riserva” ovvero: si proteggono alcune parti del tessuto con la cera, e lo si immerge da tutte e due i lati nella tintura, dopodichè  si applicano dei colori sul tessuto con dei tamponi di legno sagomati, che seguono le parti del tessuto da stampare.

Tra le tante versioni, il superwax della Vlisco ( il tessuto da cui sono stati ricavati gli abiti nella foto) viene  considerato il migliore, e, oltre ad essere il più venduto, viene riconosciuto immediatamente ad occhio nudo dalle clienti; è anche il più caro, ed avere un vestito realizzato in questo materiale è il sogno di ogni donna africana, infatti,  la misura del suo successo sociale verrà misurata dal numero di wax posseduti.

Ciò che caratterizza la scelta del wax è, molto spesso, il messaggio abbinato a questo o a quel tessuto in particolare, ad esempio  il motivo della chioccia con i pulcini, cui è legata la frase “la mère poule sait comme nourrir ses enfants” (letteralmente: la madre chioccia sa come nutrire i suoi piccoli),sottolinea il ruolo della madre e l’importanza della coesione della famiglia, stesso tema è anche il motivo “fécondité” (fecondità), decorato con disegni di pietre di diversa grandezza: in ogni famiglia ci sono grandi e piccini, tutti membri della stessa comunità, nessuno dei quali può essere toccato senza scatenare la reazione degli altri.  Oltre a questi significati ne sono stati realizzati altri anche per occasioni importanti ed ufficiali, come la morte del presidente del Congo Laurent-Désiré Kabiia, avvenuta nel 2001.

Ma dietro a tutto questo c’è ben di più di una semplice diffusione di un tessuto: le donne che vendevano il Wax negli anni 60-70, infatti,  (chiamate “Mama Benz” per essere state le prime ad arrivare con una Mercedes-Benz al mercato) sono state le prime ad investire nel mercato immobiliare e a comprare appartamenti all’estero, persino nelle grandi capitali europee, dove hanno fatto studiare un’intera generazione nelle scuole d’élite,sopratutto in Senegal e in Francia.

Tutto questo per farvi comprendere l’immensa complessità di significati e di valori che si celano dietro a un “semplicissimo” abito; credo che potremmo ritrovare anche nella moda occidentale significati “nascosti” dietro ai nostri vestiti, ma, oggigiorno, secondo me, viene spesso considerato soltanto il lato economico della moda.

Per deliziare i vostri occhi ecco altre foto tratte dal sito della Vlisco, spero che vi piacciano, appuntamento al prossimo post.

Wax olandese

Wax olandese

Wax olandese


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