Magazine Internet

Web condicio

Da Db @dariobonacina

Web condicio

L’iniziativa del Presidente del Repubblica Giorgio Napolitano, che ha voluto rispondere pubblicamente mediante il sito web quirinale.it a due cittadini in merito al cosiddetto decreto salva-liste, costituisce un segnale di innovazione che non può essere ignorato.

Proseguendo, seppur con piccoli passi, la strada inaugurata con la diffusione del tradizionale messaggio di fine anno anche attraverso il nuovo canale aperto su YouTube, il Quirinale dimostra attenzione verso forme di comunicazione che negli ultimi anni sono andate consolidandosi con successo al di fuori delle istituzioni, cogliendo un’occasione opportuna per diffondere – con una risposta diretta a due cittadini – un messaggio che, ancora una volta, è diretto a tutta la nazione.

Se la formula, infatti, somiglia molto a quella utilizzata in molte rubriche di lettere al direttore riscontrabili su giornali e riviste, la sostanza dei contenuti fa emergere il vero significato dell’iniziativa: nel sito del Quirinale una rubrica di lettere al presidente non esiste e difficilmente verrà creata (il Capo dello Stato impegnerebbe tutte le sue giornate nel rispondere a una parte delle lettere ricevute da tutti gli italiani sui più vari argomenti, ma risulterebbe impossibile farlo con tutti gli italiani, benché ogni mittente si attenderebbe legittimamente di ricevere risposta dal proprio Presidente), ma la scelta di utilizzare il web per parlare di una vicenda molto spinosa (parole utilizzate da Napolitano) rappresenta la volontà di comunicare con i cittadini in modo diretto e senza alcuna mediazione o interpretazione.

Ironia della sorte, tutto ciò nasce in conseguenza della firma apposta dal Presidente su un decreto interpretativo. Ma a parte le battute, come dicevo sopra, costituisce un segnale di innovazione da non sottovalutare e da vedere con favore, a prescindere dall’argomento su cui la vicenda si è focalizzata e che, trattandosi di una soluzione politica, per sua natura accontenta una fazione e riscuote contrarietà dall’altra.

P.S.: nella speranza che nessuno dei due cittadini veda leso il proprio diritto alla privacy per essersi visto menzionare sul sito web del Quirinale con nome e cognome, in firma ad una lettera destinata al Presidente della Repubblica



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :