Welcome sud sudan!

Trent’anni. Trent’anni di guerra, di povertà , di morte. La notte tra venerdì e sabato ha visto la luce di un nuovo Stato, una nuova Nazione : il Sud Sudan. Dopo anni in cui le tribù arabe, bianche e musulmane del Nord e le tribù nere, africane e cristiano-animiste del Sud si sono fronteggiate portando il loro intero Paese alla miseria, alla fame e alla lotta continua per evitare questa secessione oggi possiamo dare il benvenuto a una nuova realtà conquistata dopo anni di sofferenze e anni in cui il desiderio di libertà e indipendenza era più forte   della paura e della fame.Oggi è un nuovo giorno, si spera nella libertà, nei diritti umani , nel riconoscimento da parte di tutti gli altri Stati del mondo che si sono dati appuntamento, Italia compresa, alla festa organizzata a Juba per poter, finalmente, mostrare al mondo il volto della gente che non ha abbandonato e non si è rassegnata.
E’ una bella notizia; una notizia di speranza accompagnata però dal timore di questa gente di non riuscire a camminare da sola, timore di essere abbandonata alla miseria, alle malattie e a nuovi attacchi degli Stati confinanti, già perché il Sud Sudan ha il petrolio e questo, si sa, è stato quasi sempre il pretesto per nuove guerre. Allora in bocca al lupo alle donne, agli uomini e ai bambini perché la vita da esseri umani liberi è una conquista che, spero, nessuno toglierà mai loro.
Lisa Corti