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Wes Anderson e Daniel Pennac protagonisti della sesta giornata

Creato il 14 novembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il Paradiso degli Orchi - Foto Cast 3

Wes Anderson e Daniel Pennac protagonisti della sesta giornata L’evento della sesta giornata del Festival di Roma è stato senza dubbio l’incontro con Wes Anderson. Il regista americano e i suoi fedeli amici e compagni artistici Roman Coppola, suo produttore, e Jason Schwartzman, uno dei suoi attori feticcio, hanno fatto registrare il tutto esaurito nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Arrivati nella capitale per presentare il loro cortometraggio Castello Cavalcanti, commissionato da Prada, Anderson & co hanno dato vita ad una delle cinechat più interessanti e più divertenti di sempre, senza dubbio la più entusiasmante di questa edizione. Altra presenza illustre della giornata è stata quella dello scrittore francese Daniel Pennac, giunto al Festival per presentare fuori competizione Au bonheur des ogres di Nicolas Bary, tratto dal suo omonimo romanzo. Sentiti applausi hanno accolto Pennac in conferenza stampa, e quando gli hanno domandato se fosse soddisfatto dal film di Bary o se si sentisse tradito da questo, lui ha risposto: “Quando uno scrittore affida un suo romanzo ad un regista sa già che verrà portato sullo schermo con un nuovo modello di narrazione. Io sono contento del lavoro di Nicolas, perché il suo film è fedele al mio romanzo per la descrizione delle dinamiche familiari e per il ritmo”. Nel cast del film uno straordinario Raphael Personnaz, l’elegante Berenice Bejo, Emir Kusturica e Isabelle Huppert, che si presta alla causa in un cameo delizioso. Il Paradiso degli Orchi
Se Il paradiso degli orchi ha convinto e divertito, non si può dire lo stesso per il secondo film fuori concorso della giornata, Gods Behaving Badly. A prescindere dall’assenza preannunciata da tempo di tutto il cast (Sharon Stone, Alicia Silverstone, John Turturro, Christopher Walken), la pellicola, una favola d’amore moderna con una coppia ostacolata niente meno che dagli dèi dell’Olimpo, ora residenti in una villetta, ha deluso fortemente risultando un prodotto eccessivamente frivolo e leggero: lo scettro del titolo meno interessante del festival, per ora, è suo. Venendo infine al concorso, quella di ieri è stata la giornata del cinema orientale. Sono stati infatti presentati il film cinese Blue Sky Bones e il giapponese Seventh Code. Il primo, diretto dal padre del rock cinese Cui Jian, racconta la storia de La Madre, la donna più bella della Rivoluzione Culturale, condannata ai lavori in campagna a causa della canzone “La stagione perduta”. Il secondo, invece, verte attorno al personaggio di Akiko, una misteriosa ragazza che va a Vladivostok per incontrare Matsunaga, un imprenditore locale mai dimenticato dalla giovane da quando ha avuto la possibilità di cenare con lui. Quando lo trova, Matsunaga poi scompare, e la storia d’amore si tinge di giallo. Due buoni film che confermano l’alta qualità media del concorso di quest’anno, ma che tuttavia non sembrano poter competere per la vittoria finale con i due favoriti americani Her e Dallas Buyer Club. Di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net
Foto Federica De Masi © Oggialcinema.net


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