Inio Asano non si può prendere a piccole dosi: una volta entrati nel suo mondo ci si vuole addentrare sempre di più tra le sue storie così vere, e ci si ritrova magicamente a non averne mai abbastanza.
What a wonderful world! (素晴らしい世界, Subarashii Sekai) è il suo primo lavoro, pubblicato in Giappone tra il 2002 e il 2004. Il tratto è un po' più immaturo e istintivo rispetto al successivo Solanin, ma questo non incide negativamente sull'espressività dei personaggi, sempre ottima.
Ogni capitolo racconta una vicenda a sé stante, incentrata su un personaggio e sulle sue difficoltà quotidiane; sullo sfondo sempre Tokyo coi suoi ritmi frenetici, il lavoro che assorbe tutto il tempo, ma anche i suoi angoli di inaspettata poesia.
Asano passa senza apparente sforzo tra una sensazione e l'altra, divertendo e commuovendo, non indietreggiando davanti a situazioni inquietanti e violente. I suoi personaggi sono vivi e desiderano con tutta la loro forza di riuscire a ritagliarsi un posto nel mondo, un posto in cui la speranza non sia ancora morta. Ognuno di loro vuole conquistarsi uno spazio, realizzare la propria aspirazione, ma non tutti ci riescono.
Questi piccoli spaccati di esistenze, vibranti e pieni di quell'energia che solo un attento osservatore saprebbe riprodurre, coinvolgono perché in fondo chiunque si pone determinate domande e nessuno vuole rimanere solo.
Il limite tra felicità, malinconia e dolore è più labile di quanto sembri e la fragilità dell'esistenza umana ricorda quella dei fiori di ciliegio, tanto belli quanto effimeri.