WHAT HAPPENS IN LONDON di Julia Quinn
Creato il 28 agosto 2010 da Francy
Autrice: JULIA QUINN
Genere: Regency
Ambientazione: Londra, epoca Regency
Pubblicazione: ed. Avon, 2009, pagg.384
Pubblicato in Italia:No
Parte di una serie: 2° famiglia Bevelstoke
Livello sensualità:Media
Premi: RITA Award 2010 per il Miglior Romanzo Regency del 2009.
Giudizio : - Bellissimo!
*Recensione di Francy*
Quando a Olivia Bevelstoke viene detto che il suo nuovo vicino può aver ucciso la sua fidanzata, lei non ci crede nemmeno per un secondo, ma non può fare a meno di spiarlo, giusto per essere sicura. Così si sistema in un angolino dietro alla finestra della sua camera e nascosta dietro alle tende aspetta e osserva…scoprendo che il suo nuovo vicino è un uomomolto intrigante, intento sicuramente a fare ‘qualcosa’di poco chiaro.
Sir Harry Valentine lavora per il noioso Dipartimento della Guerra e traduce documenti di vitale importanza per la sicurezza nazionale. Non è una spia, anche se ha ricevuto un addestramento in tal senso, e quando vede quella bellezza bionda spiarlo dalla finestra della sua camera, si insospettisce. Ma proprio quando si convince di avere a che fare con nient’altro che con una debuttante troppo curiosa, sir Harry scopre che la debuttante potrebbe essere la future fidanzata di un principe straniero, che potrebbe stare complottando contro l’Inghilterra. E quando a sir Harry viene ordinato di spiare Olivia, scopre suo malgrado che potrebbe essere lui a innamorarsi di lei...
SECONDO ME...
Chi temeva che dopo la serie Bridgerton Julia Quinn non fosse più in grado di raggiungere gli stessi livelli di bravura, toccati soprattutto nei primi libri della serie,può tirare un respiro di sollievo. La Julia Quinn che amiamo è tornata e What Happens in London , secondo episodio di una nuova mini serie iniziata con The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever, è un Julia Quinn doc. Non a caso il libro ha vinto il RITA AWARD 2010 ( vedi qui) come miglior romance regency del 2009.(The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever l'aveva vinto per il 2008!)
Protagonista di What happens in London è Olivia Bevelstoke, già prepotentemente presente nel romanzo precedente, dove era la sorella chiacchierona e un po’ sfacciata del protagonista, nonché amica intima di Miranda, l’eroina, a cui spesso rubava la scena. Lui, Sir Harry Valentine, è un eroe affascinante in modo non invadente, che la sedurrà soprattutto di testa, conquistandola con l’intelligenza e l’arguzia, prima che con la prestanza fisica.E’ un eroe un po’ sottotono,più propenso ad usare l’intelletto che l’azione, ma non per questo piatto o poco affascinante. Anzi. Mi è piaciuto molto la trovata relativa alla sua ascendenza russa da parte di madre o l'antefatto che riguarda i suoi rapporti difficili con una famiglia più che problematica da cui appena ha potuto si è allontanato.
Ma in questo romanzo è soprattutto Olivia Bevelstoke a fare la parte del leone. E grazie alla Quinn non possiamo fare a meno di trovarla simpatica nonostante sia bellissima, aristocratica, intelligente, conscia del suo successo sociale e della sua classe. Una che ha tutto, insomma.Decisamnete detestabile. E invece Julia Quinn ci fa entrare nel mondo ( e nella testa) di Olivia e ce la mostra anche nelle sue fragilità e nelle sue imperfezioni,di cui lei è più che conscia, nel suo essere spesso un po’ bisbetica, chiacchierona, troppo curiosa, irriverente e poco riflessiva. Nella sua poca attitudine al ballo e le sue scarse capacità nel ricamo o nel disegno.
Tutt'altro che una lady tipica, la nostra Olivia, nonostante la società le chieda di essere solo bella e ben educata, la sposa perfetta per un uomo della sua classe. E infatti, nonostante le molte offerte, lei non ha ancora accettato di sposarsi. Non ne può più di chi le dice quanto è splendida e quanto sono belli i suoi occhi. Vorrebbe poter trovare l’uomo che le fa battere il cuore, che non la fa annoiare con le solite banalità.
Quando comincia a spiare Sir Harry e poi lo incontra, Olivia viene sorpresa dal fatto che lui non solo non si mostra adorante ma le dice apertamente che lei non gli piace. L'ha vista spiarlo per giorni e la considera una viziata scioccherella . Lei, pur colpita, non può farea meno che rispondergli per le rime.
Ma l’antipatia reciproca non durerà per molto. Costretto inizialmente per lavoro ( per la sicurezza nazionale) a starle attorno, presto sir Harry scoprirà che dietro l’apparente fatua Olivia c’è una donna non solo affascinante fisicamente ma anche di testa: spiritosa, autoironica, tutt’altro che superficiale, intelliegnete e curiosa di quello che le accade attorno, più interessata a leggere i giornali che i romanzi d'appendice. E Olivia, a sua volta, comincerà a sentirsi irrimediabilmente attratta da quell’uomo così diverso dai suoi soliti spasimanti. Un uomo con cui scopre di poter parlare di cose interessanti, che non si aspetta da lei che faccia la bella statuina,ma che ammira anche la sua verve e la sua intelligenza. E dall’ammirazione all’amore per entrambi il passo è molto breve. In sir Harry Olivia ha finalmente trovato la sua anima gemella; un uomo da ammirare e da desiderare, capace di tenerle testa e di coinvolgerla anima e corpo.
Nonostante il titolo - Cosa succede a Londra - non succede gran che in questo romanzo, se escludiamo un breve intermezzo vagamente suspense verso la fine che vorrebbe dare uno scopo alla presenza dell'insopportabile principe russo che vuole sedurre Olivia, facendo naturalmente scattare la gelosia di sir Harry ( che lo deve tenere d'occhio per il War Office). Non succede gran che nel senso che le parti dedicate all’azione sono poche, perché il clou della storia sta, come spesso avviene per la Quinn, negli irresistibili scambi verbali tra Olivia e sir Harry, mettendo a confronto due spiriti che si riveleranno molto affini. Deliziose anche le loro conversazioni alla finestra. Una trovata forse un po' improbabile ma geniale. Per non parlare del romanzo pseudo gotico che fa da leit motiv per tutto il libro, le cui citazioni , sono causa di commenti ironici e spassossi .
Accanto ai due protagonisti, la Quinn schiera un gruppo di comprimari ugualmente brillanti (come l'apparente frivolo Sebastian Grey ,Wiston, il gemello di Olivia, che la conosce fin troppo o lo stesso arrogante principe russo Alexei ,con il suo misterioso bodyguard Vladimir ) che non mancano di lasciare il segno in una comedy of manners davvero ben riuscita.
Ammetto che dopo aver letto alcuni ultimi poco convincenti episodi della serie Bridgerton mi ero un po’ allontanata da questa autrice, ma What Happens in London mi è piaciuto molto. Ha lo stesso ritmo veloce e lo stesso stile leggero e brioso che caratterizzavano i primi romanzi dei Bridgerton con, soprattutto, quell' ironia e quel gusto per lo scambio di battute argute e divertenti tra i protagonisti in cui la Quinn è maestra.
Però, lo'ammetto, ci ho pensato un po’prima di assegnare al romanzo un giudizio a 5 cuori, a causa di alcune scelte narrative, che personalmente trovo un po’ irritanti.
Se non che, con un colpo di coda, la Quinn ha tirato fuori dal cilindro una scena finale talmente insolita e divertente da farsi perdonare qualsiasi cosa. Di quella scena naturalmente nulla vi dirò, dovete potervela gustare fino all’ultima virgola, ma sappiate fin d’ora che chiuderete il libro con un bel sorriso sulle labbra e avrete voglia, come me,di poter leggere subito Ten Things I Love About You che è la storia di Sebastian Grey,l’affascinante cugino di sir Harry, che, non si fa fatica a capire fin d'ora, nasconde un divertente segreto.
Da dove nasce la mia irritazione? Mettiamola così, se Jane Austen avesse scrittoOrgoglio e pregiudizio oggi, le leggi del marketing editoriale l’avrebbero obbligata a far finire Mr Darcy e Elizabeth Bennet a letto almeno tre o quattro volte prima di sposarsi (!!!). Eppure il bello dei romanzi che dalla Austen ,o dalla Heyer ,hanno ereditato il genere, non è certo il sesso esplicito ( inesistente o quasi nel loro caso) ma sono le descrizioni d’ambiente, i dialoghi sagaci, la tensione erotica fra i protagonisti che si esplicita in scintillanti scontri verbali …questo è Regency romance!
Sembra invece che nel 2010 ( ma è già da un po' che va avanti questa storia e non è nemmeno la prima volta che me ne lamento) le lettrici siano soddisfatte solo se possono leggere storie dove i protagonisti fanno sesso spesso e volentieri e al diavolo la veridicità storica. Ecco allora che le giovani signorine per bene che in una pagina sembrano non avere idea di cosa succeda realmente nel talamo nuziale , una ventina di pagine dopo sfoggiano passionalità e abilità erotiche da fare invidia a donne ben più navigate!
Che noia e, soprattutto, a chi vogliono darla a bere? Se sei una fanciulla di nobile famiglia e ti viene inculcato fin dalla culla che devi arrivare illibata al matrimonio e che il sesso è tabu, col cavolo che ti verrebbe così facile finire a gambe all'aria con l'eroe di turno sul divanetto o sul tavolo dello studio o dell'elegante drawing room. Il primo istinto di una vera lady in età da marito sarebbe quello di scappere a gambe levate! E invece ci dobbiamo sorbire tutte queste fanciulle in fiore del primo Ottocento che si comportano come smaliziate contemporane.
Naturalmente anche inWhat Happens in London la Quinn è stata costretta a pagare pegno alle leggi del marketing e ad introdurre una scena di sesso prematrimoniale. Per fortuna, a diffrenza di The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever, dove la timida Miranda da ignorante del sesso diventerà in men che non si dica una vera virago , qui ci si limita ad una scena che è anche abbastanza veloce ed indolore, ma lo stesso, non se ne sentiva la mancanza. Non mi è piaciuta,non ha dato nulla di più al romanzo, anzi mi ha innervosito perché l’ho trovata pretestuosa e anche piuttosto inverosimile . Olivia è una protagonista con un bel caratterino che è comunque una conformista, non ce la vedo proprio a perdere la verginità su un divanetto scomodo!
E poi c’è un’ultima parte, in cui, chissà perché, per dare al romanzo un tocco di suspense che l’inizio della storia sembrava promettere,è stata messa la scena di un sequestro lampo della protagonista, con soluzione piuttosto rapida, che non si capisce che scopo abbia. Solo quello di far capire a Olivia che Harry sa il russo, che prima aveva affermato di non sapere, e quindi per farla dubitare di lui (anche se solo per una mezzora)? Per introdurre l’enigmatico personaggio di Vladimir, bodyguard di Alexei,di cui forse sentiremo parlare in qualche romanzo futuro (questo non mi dispiacerebbe...)? Boh. A mio parere la storia non aveva bisogno di questi ciarpami per farsi interessante.
Anche così , comunque, What Happens in London è un romanzo sopra alla media. Se vi piacciono i Regency dove non si soffre, dove non c’è molto sesso, dove il suspense è appena percettibile, ma dove ci sono personaggi davvero ben riusciti e dialoghi così ben congeniati e divertenti da far passare in secondo piano tutto il resto, questo è il romanzo che fa per voi.
Non perdetevi What Happens in London.(Speriamo che anche per le lettrici che leggono in italiano l'attesa non debba essere troppo lunga.)
Francy
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L'AUTRICE
Julia Quinn è lo pseudonimo della scrittrice americana Julia Pottinger.Dice che ha scelto lo pseudonimo di Julia Quinn per avere i suoi libri sugli scaffali accanto a quelli della scrittrice Amanda Quick. È nata nel New England, anche se ha trascorso molto tempo in California, dopo che i suoi genitori hanno divorziato. Fin da bambina ha divorato libri. Suo padre non era d'accordo con le sue scelte di lettura. Ha cominciato prestissimo a scrivere anche se i suoi primi romanzi venivano respinti.Laureata ad Harvard in Storia dell'Arte, ha deciso di frequentare la scuola di medicina. Per occupare se stessa durante le lunghe giornate di studi scientifici, la Pottinger ha iniziato a scrivere romantiche storie di epoca regency. Poche settimane dopo che è stata accettata a medicina, ha scoperto che i suoi primi due romanzi, Splendid e Danza a mezzanotte, erano stati venduti all'asta, un evento insolito per una giovane autrice, ha quindi rinviato l'università per due anni, per scrivere 2 nuovi romanzi. Dopo solo pochi mesi ha lasciato la scuola di medicina e si è dedicata a tempo pieno alla scrittura.I suoi libri sono noti per essere pieni di umorismo, con dialoghi brillanti. Dopo aver vinto nel 2010 il suo terzo premio RITA la Quinn è entrata di diritto nella prestigiosa Hall of Fame della RWA che raccoglie fra le altre le più famose autrici romance americane.
IL SITO DELL'AUTRICE:http://www.juliaquinn.com
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