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Whiplash (USA 2014) Regia: Damien Chazelle Sceneggiatura: Damien Chazelle Cast: Miles Teller, J.K. Simmons, Paul Reiser, Melissa Benoist, Austin Stowell, Chris Mulkey, Jayson Blair Genere: jazz Se ti piace guarda anche: Mozart in the Jungle, Full Metal Jacket, Karate Kid
Avete presente quell'episodio dei Simpson in cui Bart si mette a suonare la batteria? Come no? Ma dove siete cresciuti? Nella giungla? I vostri genitori con cosa vi hanno svezzato? Con quegli eunuchi dei Teletubbies? O con i Barbapapà, che fanno tanto la famigliola perfetta, ma quando si spengono le telecamere scommetto che il papà tira fuori la cinghia? Oppure con quella scrofa che si rotola nel fango manco fosse una spogliarellista di quart'ordine di Peppa Pig? Non so voi branco di scimuniti, ma io sono cresciuto all'antica, con i sani valori di una volta, quelli dei Simpson appunto. Nella puntata di cui vi parlavo qui sopra, Bart diventa in poco tempo un batterista fenomenale, si unisce a una band jazz e diventa popolare in tutta Springfield. Il film Whiplash parte da uno spunto simile. Solo che la vita vera è più dura di un cartone animato, che sarà un cartone animato figo e tutto, ma è pur sempre una stronzata di cartone animato. Il protagonista della pellicola si trova così ad affrontare, nel prestigioso conservatorio di NYC in cui studia, un direttore d'orchestra alquanto particolare. Con alquanto particolare intendo che è uno dei più grandi idoli che avrete la fortuna di vedere nella vostra miserabile patetica e spero breve vita. Parlo di Fletcher. No, non mi riferisco a quella vecchiarda vedova di una Jessica Fletcher. Sto parlando del vero grande protagonista del film, il signor Fletcher, interpretato da un monumentale J.K. Simmons che per questo ruolo si è già portato a casa un Golden Globe e se non gli danno pure l'Oscar vado direttamente a Hollywood e brucio la scritta come sulla locandina di Maps to the Stars.
Dite che J.K. Simmons non è il protagonista del film e infatti il Golden Globe l'ha ricevuto come miglior attore non protagonista? All'improvviso mi diventate i più grandi esperti di cinema del mondo? Chi vi credete di essere, Vincenzo Mollica? Vi do' comunque atto che avete ragione. Godetevela, visto che sarà la prima e probabilmente ultima volta che potrete dire di averla. In effetti il protagonista di Whiplash in teoria è Andrew, uno sbarbatello interpretato da Miles Teller, uno che pure lui è uno stronzetto da competizione mica da ridere. A vederlo in cagatine finto indie come The Spectacular Now, che manco quel frocetto che scrive di solito qui su Pensieri Cannibali ha avuto il coraggio di promuovere, non l'avrei mai detto. Eppure il ragazzo ha le palle, o almeno in questo film dimostra di averle. Certo, resta pur sempre una nullità al confronto dell'enorme Fletcher, il vero protagonista morale della pellicola o, se non altro, il personaggio che più è rimasto impresso nel mio cuore.
Cuore? Sì, avete capito bene. Pure io ho un cuore che batte al ritmo di jazz. Delle persone non me ne frega niente, Fletcher a parte. Il mio cuore batte solo per il jazz. Non ascoltate il jazz? Non capite un cazz. Chissà cosa ascoltate... Magari pop, la musica per le masse. Quella che vi sparano in radio per rimbecillirvi in mezzo a uno spot e l'altro. Oppure lo so che tipi siete. Voi ascoltate il rock. Dicono che il jazz sia morto ma, lasciatevelo dire, al confronto del rock è un ragazzino che sprizza energia da tutti i pori. O per caso siete quelli che ascoltano l'hip-hop? Notizia dell'ultim'ora: la vostra pelle è bianca come il latte, a fare “Yo yo” con i vostri pantaloni larghi e le mutande di fuori siete solo ridicoli. Se poi ascoltate Il Volo, non potete nemmeno essere presi in considerazione. L'unica musica che vale la pena sentire è il jazz, ve lo dico io. All'inizio potrà non piacervi, ma sono pronto a lanciarvi contro delle sedie fino a che non mi direte che sì, il jazz è una figata e sì, volete ascoltarlo 24 ore su 24. Un primo passo che, o voi stupidi babbani, dovete compiere per avvicinarvi al genere è quello di guardare Whiplash. È un film jazz, ma è un film che può piacere anche a tutti voi rottinculo che ancora non siete devoti alla sola e vera Musica che conta. Il jazz nel film è presente non solo perché suonato dal protagonista, o quello che voi chiamerete protagonista. La pellicola ha anche un ritmo, una tensione profondamente jazz. Sto parlando del jazz vero. Non di quelle cagatine da sottofondo per il vostro aperitivo fighetto, o quelle robette da palle mosce che suonano nei film di Woody Allen. Lo spirito del jazz sta tutto dentro Whiplash. Non è musica di impatto immediato. Non è musica easy-listening. Non è musica per tutti. Non è il cazzo di Sanremo. Se non vi piace, tornate a mangiare da McDonald's, che il jazz è una prelibatezza per soli palati fini. Se pensate poi che questo sia il solito film sul rapporto tra allievo e maestro, una specie di Karate Kid jazz remix, potete girare al largo. Questa non è la visione per voi. Questo semmai è il Full Metal Jacket del jazz, con Fletcher che è un po' l'equivalente musicale del Sergente Maggiore Hartman. Ancora sicuri di vederlo, per la vostra seratina senza pensieri divano + popcorn, soldatini palle di lardo? Bravi, mollate pure. Cambiate film e, già che ci siete, cambiate blog. Trovatene uno che vi tratti bene e vi faccia sentire sicuri delle vostre convinzioni. Whiplash non è roba alla vostra portata e nemmeno Pensieri Cannibali.
Hey, fermi. Dove state andando tutti? Eddai, lo dicevo solo per spronarvi un po', non dovete prendermi alla lettera. Se siete alla ricerca di una visione che vi faccia sentire bene, che vi rassicuri, che vi parli del potere curativo della musica, con personaggi positivi e il trionfo dell'amore e dell'amicizia su tutto, Whiplash non fa davvero per voi. Se invece cercate una visione che vi stimoli, che vi innervosisca, che vi faccia anche venire voglia di gridare, allora non perdetevelo. E in entrambi i casi non smettete di leggere Pensieri Cannibali. Dove lo trovate un altro sito che vi tratta così bene, maledetti ingrati? (voto 8/10)
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