Più che nel Chianti, l’altra sera pareva di essere in qualche foresta bretone. Nel cuore del Parco Sculture del Chianti, hanno suonato i bravissimi Jig Rig (Grazia Novelli, voce; Ilaria Landi, chitarra acustica, arpa celtica; Andrea Gatti, percussioni, tin whistles, uillean pipe, fisarmonica, voce; Blerim Guri, chitarra 12 corde, fisarmonica; Alessio Montagnani, chitarra classica), coinvolgendo il pubblico sulle note di ballate irlandesi, scozzesi e bretoni.
La musica e le parole gaeliche, hanno portato una sferzata di energia, tra le persone riuscendole a farle cantare sulle note di WHISKY WHISKY NANCY WHISKY WHISKY WHYSKY NANCY OH! e perfino a farle ballare da sedute
io mi son tolta le scarpe e ho provato a danzare…Mi pareva di essere a casa e voi lo sapete quanto io sia legata al mondo celtico…Per tradizione al Parco Sculture del Chianti, ogni qual volta finisce un concerto viene servito un calice di vino, questa volta, c’è stata una bella novità: al vino si è aggiunto il cibo, preparato dagli chef di “Girogustando“ L’Oste mezzo al Giuggiolo di Siena e la Porta del Chianti di San Gusmè.
Mario Vannini ha proposto una insalata di farro con pecorino di Pienza ed una dadolata di Cinta senese, arricchita datartufo estivo grattugiato all’istante per omaggiare il Chianti. Marco, per ilristorante di San Gusmè ha preparato con un salmone marinato agli agrumi ed un carpaccio di manzo, omaggiando le terre celtiche.
Martedì 3 luglio alle 19:00 si esibiranno invecei gli Adovabadan Jazz Band Dietro i separé.
Suggerirei una cosa però…so che il calice di vino, viene sempre servito dopo ogni concerto…Secondo me invece sorseggiare vino mentre si ascolta la musica è ancora più bello